(Adnkronos) – Nessun legame provato tra vaccini anti-Covid a mRna e perdite post-menopausa. Il Comitato di farmacovigilanza (Prac) dell’Agenzia europea del farmaco Ema, nella sua ultima riunione del 4-7 marzo, ha concluso che “non esistono evidenze sufficienti per stabilire un’associazione causale tra i vaccini Covid-19 Comirnaty* e Spikevax*”, quelli di Pfizer-BioNTech e Moderna, “e i casi di sanguinamento postmenopausale”. Per sanguinamento postmenopausale, ricorda l’Ema, si intende un “sanguinamento vaginale che si verifica un anno o più dopo l’ultima mestruazione”.
Un fenomeno che viene “sempre considerato anomalo” e che “può essere un sintomo di gravi condizioni mediche. Di recente, dalla letteratura medica e dai dati post-autorizzazione” all’immissione in commercio, “sono emerse nuove informazioni che hanno spinto” l’ente regolatorio Ue “a indagare sul sanguinamento postmenopausale con i due vaccini” anti-Covid a mRna.
“Il Prac ha valutato tutti i dati disponibili – informa l’Ema – compresi i risultati della letteratura e le segnalazioni spontanee post-marketing su sospette reazioni avverse” alla vaccinazione. E “dopo un attento esame”, il Comitato di sicurezza ha ritenuto che “i dati disponibili non supportano un’associazione causale e non è giustificato un aggiornamento delle informazioni di prodotto per nessuno dei vaccini” considerati.
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