Sono passati pochi giorni dall’annuncio del Super Green Pass e delle nuove restrizioni che riguardano soprattutto i non vaccinati. Qual è la situazione Covid nelle varie regioni italiane? Da lunedì l’Italia non sarà tutta bianca.
Covid e la situazione nelle regioni italiane, il Friuli in zona gialla
Da lunedì il Friuli Venezia Giulia entra in zona gialla. Dopo mesi con l’intera penisola in zona bianca, ecco la prima regione a subire le variazioni verso l’alto dei contagiati causate dalla quarta ondata di covid.
Il Friuli-Venezia Giulia, secondo i dati del monitoraggio, ha superato i tre parametri in base ai quali viene deciso il passaggio dalla zona bianca a quella gialla: l’incidenza è a 346,4 casi per 100mila abitanti (la soglia è a 50 casi), l’occupazione dei posti letti nei reparti ordinari è al 19,5% (la soglia è al 15%) e quella nelle terapie intensive è al 16% (la soglia critica è 10%).
Una situazione peggiorata dalla vicinanza al confine con la Slovenia ovvero uno degli stati che più di tutti sta soffrendo la quarta ondata e che ha portato ad uno scenario, purtroppo, ampiamente prevedibile.
Zona gialla, vecchie e nuove restrizioni
La zona gialla, in base alle misure attualmente valide, vede:
- obbligo della mascherina all’aperto
- riduzione della capienza massima per teatri, cinema e manifestazioni sportive
- limite massimo di 4 persone che possono sedersi insieme ai tavoli di bar e ristoranti
- obbligo di Green pass per alcune attività.
La nuova stretta, invece, introduce in zona gialla altre restrizioni solo per i non vaccinati. Per accedere a spettacoli, cerimonie pubbliche, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche si dovrà essere in possesso del super Green pass, cioè di un Green pass rafforzato che si ottiene solo con il vaccino o la guarigione dal Covid e non con il tampone. Inoltre, sarà obbligatorio il “vecchio” certificato verde (quindi quello che si ottiene anche col tampone) per entrare in alberghi, spogliatoi, treni regionali e trasporto pubblico locale
Chi rischia la zona gialla?
Ha rischiato la zona gialla anche la Provincia autonoma di Bolzano, che per i prossimi 7 giorni rimane in bianco: l’Alto Adige ha superato la soglia dell’incidenza (458,9 per 100mila abitanti, la più alta sul territorio italiano) e dei ricoveri ordinari (16,2%) ma il tasso di occupazione in terapia intensiva è esattamente al 10% escludendo la provincia dalla zona gialla.
Insomma, se la situazione non dovesse migliorare in maniera sensibile anche Bolzano e l’Alto Adige rischiano seriamente di passare in zona gialla. La situazione è sotto l’attento occhio della Cabina di Regia.
Covid, la situazione nelle altre regioni
Nessun’altra regione si avvicina a superare contemporaneamente i tre limiti per il passaggio in giallo. Il tasso di ricoveri ordinari più alto è in Valle d’Aosta (13,1%), Calabria (11,9%), Lombardia (11,2%) e Lazio (10,7%), ma con le terapie intensive ancora abbastanza indietro rispetto al parametro del 10%. Le Marche sforano invece il tasso delle intensive, arrivato all’11%, ma con i ricoveri ordinari al 7,5%. Tra le regioni che registrano dati sull’incidenza oltre la soglia, ci sono la Valle d’Aosta con 265,5 casi per 100mila abitanti e il Veneto con 226,1.