Non dimentichiamo il Covid, in Italia la curva del contagio si sta lentamente alzando e di conseguenza la situazione non deve essere sottovalutata nonostante “l’entrata in scena” del conflitto tra Ucraina e Russia.
La situazione Covid in Italia, i contagi
Sono 72.568 i nuovi casi di coronavirus registrati il 16 Marzo in Italia che segna una netta crescita rispetto a una settimana fa (48.483). I tamponi processati sono stati 490.711 che testimoniano un tasso di positività che passa dal 14,5% al 14,8%. I decessi sono stati 137: le vittime totali dall’inizio della pandemia sono 157.314.
In calo le terapie intensive, sono 25 in meno (ieri -16) con 31 ingressi del giorno (ieri 51), e arrivano complessivamente a 477, così come i ricoveri ordinari 8.410 in tutto. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Non sottovalutare il Covid
La quarta ondata si sta placando e gli occhi del mondo si sono spostati ai drammatici fatti in Ucraina e la guerra contro la Russia. C’è meno attenzione per una “minaccia” che ci ha accompagnato per praticamente due anni delle nostre vite.
Bisogna, però, mantenere sempre la guardia alta: il Covid non è sconfitto. Il rallentamento del contagio ha portato ad una progressiva decrescita delle restrizioni. Da, ormai, parecchie settimane non c’è più l’obbligo della mascherina all’aperto ed il Green Pass entro giugno potrebbe diventare solamente un ricordo di un biennio da dimenticare.
Addio colori!
La situazione non va sottovalutata ma le restrizioni stanno iniziando a cadere. Dal 1 Aprile, infatti, le regioni non saranno più divise per colori così come sancito dal nuovo Decreto Covid. La misura è stata annunciata in conferenza stampa, ieri, dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Addio, quindi, al giallo e all’arancione! Dal 1 Aprile solo bianco e rosso.
Sempre con l’inizio del prossimo mese, cadranno altre restrizioni come la capienza degli stadi che torna al 100%, l’addio alla quarantena da contatto con un caso positivo al virus e la Dad solo per chi ha contratto l’infezione.
Ritorno alla normalità?
Infine, dal 1 Maggio diremo addio anche al Green Pass. Il certificato verde ci lascerà dopo oltre un anno di servizio per un “definitivo” ritorno alla normalità. Addio alle restrizioni nonostante l’aumento dei contagi, quindi, la regola è sempre una: prudenza.