Mentre in Italia tornano a salire i casi di Covid 19, il ministero della Salute diffonde le nuove regole per l’accesso ai pronto soccorsi e alle RSA. Regole che vanno ad aggiungersi a quelle contenute nella circolare diffusa lo scorso agosto su accertamento della malattia e gestione dei contagi. Facciamo una veloce carrellata su tutte le regole da seguire anche in vista dell’autunno.
Cosa fare se si è positivi al Covid 19
Secondo la circolare del Ministero della Salute numero 25613 del 11/08/2023, non è più necessario ricorrere all’isolamento se si risulta positivi al tampone. Sono decadute, inoltre, tutte le misure restrittive finora previste per i contatti stretti dei soggetti positivi al Covid. Se per i positivi non è necessario, dunque, osservare un periodo di quarantena aspettando l’esito negativo del tampone, restano comunque in vigore norme di buon senso da seguire in caso di contagio:
- indossare una mascherina chirurgica o di tipo FFP2 se si entra in contatto con altre persone
- restare a casa se si sviluppano i sintomi della malattia
- evitare luoghi affollati
- osservare una corretta igiene delle mani
- evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza
- informare della propria positività le persone con le quali si è stati a contatto nei giorni immediatamente precedenti se immunodepresse, fragili o anziane
- contattare il proprio medico di famiglia nel caso in cui si è persona fragile o immunodepressa oppure se i sintomi della malattia non scompaiono nel giro di tre giorni.
Le nuove norme anti Covid in Italia per PS e RSA
Alle norme appena illustrate si aggiungono altre appena approvate dal Governo per contenere la diffusione del virus alla luce dei nuovi contagi. Tali norme riguardano l’accesso al Pronto Soccorso e alle RSA.
I pazienti che arrivano al Pronto Soccorso e che durante il triage non presentano sintomi compatibili con il Covid non hanno l’obbligo di effettuare il tampone. L’effettuazione del tampone sarà indicata per i pazienti che presentano sintomi compatibili con il SARS-CoV-2 e per quelli che dichiarano di aver avuto contatti stretti con casi conclamati di Covid nei precedenti 5 giorni. Il test diagnostico per il Covid 19 sarà indicato anche per i pazienti che dovranno essere sistemati in reparti dove sono presenti persone fragili, immunodepresse o provenienti da RSA.
Alle persone che fanno il loro ingresso nelle RSA in cui ci sono persone anziane, fragili o immunodepresse è indicato il test diagnostico per SARS-CoV-2 al momento dell’accesso nella struttura. Gli accompagnatori e i visitatori che presentano sintomi compatibili con il Covid 19 devono evitare di accedere alle RSA. Il personale sanitario di queste strutture, invece, che presentano sintomi riconducibili al Covid 19 devono evitare gli spazi assistenziali sia di degenza che ambulatoriali che ospitano persone fragili o immunodepresse.
I contagi Covid in Italia
Intanto in Italia crescono i contagi da Covid 19. L’ultimo bollettino settimanale diffuso dal Ministero della Salute registra un aumento dei casi di Covid second un trend ascendente, anche se contenuto, già da tre settimane. Il numero dei nuovi casi registrati questa settimana ammonta a 21.309. Un aumento del 44% rispetto alla scorsa settimana quando i nuovi casi registrati erano stati 14.866. Sale anche l’incidenza dei casi da 24 a 31 su 100mila abitanti.
Crescono anche i numeri relativi ai ricoveri nei reparto e nelle terapie intensive degli ospedali. I posti letto occupati sono 1.872, il 3% contro il 2,7% della scorsa settimana. In terapia intensiva, invece, sono attualmente ricoverate 49 persone che portano il livello di occupazione allo 0,6% (la scorsa settimana era attestato sullo 0,4%). La fascia d’età che presenta la maggiore incidenza è quella superiore ai 90 anni mentre l’età media della diagnosi è di 56 anni. Altro dato in salita è la percentuale di reinfezioni che si attesta intorno al 39%.
In copertina foto di Elchinator da Pixabay