Il DPCM del 7 ottobre ha imposto nuovamente l’obbligo delle mascherine all’aperto in tutti gli orari del giorno. Se il caso generale è stato chiaro, quello particolare, riguardante coloro che svolgono attività fisica all’aperto, lo è stato un po’ meno. Il Decreto, inoltre, prevede multe per chi contravviene alla regola che vanno dai 400 ai 1000 euro. A fare luce sulla situazione è arrivata una circolare del Ministero dell’Interno che ha chiarito i concetti di attività fisica e attività sportiva, riferendosi anche al jogging, in relazione alle norme anti Covid.
Attività fisica e attività sportiva
Chi pratica attività sportiva all’aperto, infatti, è dispensato dall’indossare la mascherina mentre chi pratica attività motoria, sempre all’aperto, è tenuto a metterla. Che differenza c’è tra attività motoria e attività sportiva? Secondo l’Oms l’attività motoria (o fisica) è “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo“. L’attività sportiva, invece, è più strutturata, segue delle regole anche se svolta a livello puramente amatoriale invece che agonistica.
Il jogging ammesso come attività sportiva dalle norme anti Covid
Ricapitoliamo, dunque, le norme contenute della circolare del Viminale firmata dal capo di gabinetto Bruno Frattasi.
Rientrano nell’ambito delle attività fisiche
- la passeggiata
Rientrano nell’ambito delle attività sportive
- la corsa
- la marcia
- la pedalata.
Le flotte di signore che si incontrano al mattino per le strade delle nostre città potranno continuare a fare la loro camminata di salute ma dovranno indossare la mascherina per tutta la durata. I runner e i bikers, invece, che affollano le strade di primo mattino o alla sera, per loro sollievo, potranno svolgere l’attività sportiva senza la mascherina.
Quali misure ci aspettano ancora?
Se il jogging e il footing sono sport che si possono svolgere anche in solitaria, non può dirsi lo stesso di calcetto e basket. Questi sport, definiti di contatto, sono molto praticati a livello dilettantistico e per loro potrebbe arrivare lo stop. Non si può, infatti, prevedere il distanziamento né tanto meno l’uso dei dispositivi di protezione. Si riproporrà quindi la stessa misura dello scorso giugno. E’ facile prevedere che il prossimo DPCM conterrà delle misure contenitive che contrastino la nuova crescente ondata di contagi e che al tempo stesso non vadano a fissare un nuovo lockdown generale.
Immagine di copertina foto di Mabel Amber da Pixabay