A quasi due anni dallo scoppio della pandemia siamo riusciti a conoscere alcuni dettagli importanti su come sia nato e si sia diffuso il Covid. Sappiamo con ogni probabilità che ha avuto origine dai pipistrelli e che ha fatto il salto di specie fino all’uomo grazie al pangolino. Abbiamo individuato nell’uso della mascherina, nel distanziamento sociale e nella detersione frequente delle mani un utile strumento di difesa. Abbiamo individuato il lasso temporale che intercorre dal contatto con un positivo alla manifestazione dei sintomi. Una delle domande alle quali non sappiamo ancora rispondere è: quanto dura la malattia? Il caso di una donna americana positiva al Covid per un anno ripropone l’interrogativo.
Covid e sistema immunitario
Una donna americana di 47 anni, tre anni prima dello scoppio della pandemia era guarita da un linfoma. Una guarigione avvenuta grazie a cure piuttosto invasive che avevano procurato un crollo di linfociti B. I linfociti B sono le cellule deputate alla produzione di anticorpi e in casi di tumori a carico del sistema linfatico le cure tendono a distruggere queste cellule. Il risultato è che il sistema immunitario si indebolisce e l’organismo risulta più esposto alle malattie. Gli studi sul Covid hanno dimostrato che chi ha un sistema immunitario debole non solo può contrarre la malattia più facilmente degli altri (circostanza più che normale) ma anche risultare positiva per lungo tempo. Il decorso della malattia, dunque, è più lento.
La donna americana risultata positiva la Covid per un anno
Nel marzo 2020, infatti, la donna in questione ha contratto il Covid con sintomi anche piuttosto gravi tanto da dover subire anche un ricovero presso il campus del National Institutes of Health di Bethesda, nel Maryland. Una volta migliorati i sintomi, è stata dimessa ma col passare delle settimane continuava a risultare positiva al Covid. Nel marzo 2021, i sintomi della donna sono nuovamente peggiorati ed è stato necessario un nuovo ricovero. Dalle analisi effettuate dal personale medico si è evinto che le sequenze genetiche dei virus studiati nei due ricoveri erano identiche. Questo vuol dire che l’infezione ha persistito nell’organismo della donna un anno intero.
Com’è andata a finire
I tamponi effettuati durante il secondo ricovero hanno evidenziato come la donna, pur con un sistema immunitario debole, stesse combattendo l’infezione. Dopo ben 355 giorni, la donna è riuscita a sconfiggere il virus. Gli studi sul caso della donna sono stati pubblicati su MedRxiv ma non sono stati ancora sottoposti a una revisione. L’unica cosa al momento certa è che questo è il primo caso di positività così prolungata al Covid 19.
In copertina foto di Helena Jankovičová Kováčová da Pixabay