(Adnkronos) – In Italia “rimane ancora il rischio di una fase espansiva del Covid”, con un possibile ‘effetto rimbalzo’ legato ai “viaggi, baci e abbracci dell’ultimo dell’anno”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, commentando il Monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
“I dati di incidenza sono sicuramente sottostimati”, sottolinea. “Non siamo ancora in una fase di picco”, precisa, “anche se il raggiungimento del picco lo si vede solo una volta che la curva dei contagi inizia ad abbassarsi”.
Se è vero che il report Iss-ministero indica per la settimana 21-27 dicembre un’incidenza pari a 70 casi ogni 100mila abitanti, in discesa rispetto ai 103/100mila del periodo 14-20 dicembre, “tale calo – avvertono gli esperti nel monitoraggio – potrebbe, in parte, essere attribuibile a una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi”. Pregliasco concorda su una sottostima, “come vedremo anche dal rapporto RespiVirNet che monitora tutte le forme virali e sicuramente evidenzia ancora una salita complessiva – anticipa l’esperto – con un impatto notevole dell’influenza, che in Lombardia rappresenta oltre il 60% dei casi, e con una quota di Covid”.
Il direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano fa notare che “l’indice di trasmissibilità Covid è sempre al pelo della soglia epidemica di 1, poco sotto, quindi rimane il rischio di una fase espansiva”. Quanto ai ricoveri, “i parametri della terapia intensiva sono in leggero aumento o comunque stabili – rimarca – con una lieve riduzione in area medica”.
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