Arrivano anche in Italia i primi farmaci antivirali contro il Covid 19. Lo Spallanzani a Roma, tramite una nota dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amatorende, ha iniziato la somministrazione del farmaco Molnupiravir.
Arrivano i farmaci antivirali contro il Covid, i primi pazienti a Roma
Sono due le prime pazienti alle quali è stato somministrato l’antivirale:
- una donna di 91 anni cardiopatica e diabetica
- una donna di 72 anni cardiopatica e immunodepressa
Sono ufficialmente 11.899 le confezioni del nuovo farmato che sono state consegnate finora agli ospedali. Un risultato reso possibile grazie al lavoro del commissario straordinario Francesco Figliuolo che le ha acquistate dal produttore Merck. La ripartizione regionale delle confezioni di farmaco vede:
- Lombardia, con 1.800
- Lazio 1.680
- Toscana e Veneto 1.440
- Liguria 1.080
Molnupiravir
Cos’è, quindi, questo nuovo farmaco? L’AIFA descrive il Molnupiravir come “un antivirale orale (autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con Decreto del Ministero della Salute del 26 novembre 2021) il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste nell’assunzione di 4 compresse (da 200 mg) 2 volte al giorno, è di 5 giorni“
I risultati del farmaco
L’azienda Merck ha comunicato che il farmaco è in grado di ridurre rischio di ospedalizzazione o morte di circa del 30%. Il farmaco antivirale contro il Covid 19, spiega Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), “è consegnato agli ospedali, anche i Pronto soccorso. Appena viene individuato un paziente positivo e con le caratteristiche indicate viene subito segnalato dal medico di base all’ospedale di riferimento che, a questo punto, decide, a seconda delle caratteristiche del paziente, se prescrivere la somministrazione della pillola“.
Il problema dei tempi
Uno dei problemi più importanti dietro l’utilizzo del nuovo farmaco sono i tempi. Claudio Cirelli, continuando nelle sue dichiarazioni, dice: “la pillola antivirale va somministrata entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, ma attualmente stiamo registrando ritardi di vari giorni per la consegna dei risultati dei tamponi molecolari, data la grande richiesta. In questo contesto sarebbe impossibile, soprattutto, garantire entro 5 giorni la segnalazione all’ospedale”. Inoltre, il meccanismo di distribuzione attuale “è complesso e si richiede al paziente di recarsi in ospedale per avere il farmaco, ciò non sempre è agevole“.