“Mentre gli amici in ogni parte del mondo si destreggiano nella nuova normalità dettata dal distanziamento sociale, il Friendship Report di quest’anno evidenzia che durante la pandemia la comunicazione visiva è diventata più importante che mai. Comunicare tramite foto e video arricchiti da strumenti creativi – come le Lenti con realtà aumentata, i Filtri e gli avatar personalizzabili delle Bitmoji – aiuta gli utenti di Snapchat a esprimersi e a interagire visivamente. Queste funzionalità, infatti, svolgono il ruolo di connettori essenziali quando incontrarsi di persona non è possibile e, in questo periodo particolarmente difficile, consentono agli utenti Snapchat di sentirsi persino più vicini agli amici più cari, anche quando si è distanti dai propri affetti. Ci auguriamo che nuove funzionalità, come la nostra Friendship Time Capsule, continuino ad aiutare le persone ad accorciare virtualmente le distanze con gli amici più stretti e a supportarsi a vicenda”. Questo in sintesi il report di Snapchat che analizza come il Covid 19 ha cambiato i rapporti di amicizia tra le persone.
Il report di Snapchat su Covid 19 e amicizia
Il Friendship Report fa luce sull’impatto del COVID-19 e di altri importanti eventi sulle amicizie, evidenziando ad esempio quanto segue:
- Il COVID ha avvicinato alcuni amici, mentre ha fatto sentire sole alcune persone.
- Gli amici rappresentano la prima linea difensiva contro la solitudine e generalmente i rapporti con i migliori amici nascono durante l’infanzia; mediamente si conoscono i propri amici più stretti per almeno metà della propria vita.
- Alla maggior parte delle persone è capitato di perdere di vista un caro amico di infanzia e vorrebbe riscoprire quel forte legame.
- Se da un lato la maggior parte delle persone si mantiene più facilmente in contatto tramite i canali di comunicazione digitale, dall’altro rimane comunque la necessità di sviluppare le proprie skill legate all’amicizia per imparare a mantenere i rapporti nonostante le distanze e per riavvicinarsi quando ci si perde di vista.
- Esperti da ogni parte del mondo hanno fornito consigli e suggerimenti su come farlo, mentre Snap ha creato una Friendship Time Capsule per aiutare gli utenti a celebrare le proprie amicizie.
L’impatto del COVID-19
Sei mesi dopo l’entrata in vigore in buona parte del mondo delle restrizioni in termini di distanziamento sociale, gli amici devono trovare nuovi modi per rimanere in contatto e gli effetti a lungo termine di questa situazione stanno iniziando a diventare chiari. “Si tratta del più grande esperimento psicologico mai condotto e non sappiamo ancora come finirà,” ha sottolineato la giornalista e scrittrice Lydia Denworth.
In Italia più della metà degli amici (56%) conferma di utilizzare maggiormente i canali online per comunicare rispetto a quanto avrebbe fatto prima dell’avvento del COVID-19. Inoltre, per un italiano su due (50%) le conversazioni sono diventate più profonde e si concentrano meno su argomenti superficiali. Sembra che la comunicazione digitale sia davvero fondamentale per restare in contatto quando si è distanti e la grande maggioranza (77%) delle persone ritiene che l’abbia aiutata a mantenere i rapporti con i propri amici, indipendentemente dall’età.
Nonostante in molti casi ci sia stato un miglioramento in termini di connessione con i propri amici, il COVID-19 ha anche acuito la solitudine di qualcuno. Oltre un quarto degli intervistati italiani (28%) ha dichiarato di sentirsi solo da quando è cominciata la pandemia, dato più alto di 8 punti percentuali rispetto al periodo pre-pandemia.
Il 41% dei rispondenti in Italia ha spiegato che è stata proprio l’impossibilità di vedere i propri amici a farli sentire più soli e solo un terzo (33%) si dichiara soddisfatto dei contatti ricevuti dai propri amici. Infatti, quasi uno su tre (29%) ha l’impressione che il distanziamento sociale abbia indebolito i propri rapporti di amicizia.
In totale, oltre un quarto degli italiani (27%) interrogati da Snap ha confessato che il COVID-19 ha avuto un impatto sulle proprie amicizie, portando poco meno della metà di loro (43%) a non sentirsi vicini ai propri amici come in passato. In Italia oltre un terzo (37%) crede che l’impossibilità di trascorrere tempo “di persona” con i propri amici abbia contribuito ad acuire la sensazione di distanza.
“L’epidemia da Coronavirus ha esercitato un impatto negativo sulle nostre vite, aumentando l’isolamento e la solitudine e generando paure e diffuse preoccupazioni. La pandemia ha drasticamente rimodellato le nostre relazioni personali: alcune interazioni ne sono uscite rafforzate, mentre altre sono state danneggiate o interrotte. La tecnologia può offrire supporto in tempi di crisi ma tutte le persone dovrebbero avere la possibilità di accedervi e anche sapere come usarla” spiega Elisabetta Ruspini, professoressa associata di Sociologia presso l’Università di Milano-Bicocca.
A livello gloable
Laavanya Kathiravelu, che studia amicizia e migrazione, non solo in tempi di Covid 19, ha spiegato che “nonostante le amicizie vengano mantenute tramite le app, le telefonate o altre forme di comunicazione, la mancanza di fisicità allontana molte persone dalla piena esperienza del rapporto di amicizia”.
Questo forse spiega la marcata differenza a livello globale tra gli utenti di Snapchat – che spesso comunicano visivamente e che durante la pandemia hanno stretto ulteriormente i rapporti con i propri amici – e chi invece non utilizza la piattaforma.
La ricercatrice esperta di amicizia Donya Alinejad individua l’importanza della comunicazione visiva nella creazione di una “co-presenza” che risulti nella sensazione “di essere insieme anche quando si è fisicamente lontani”. Sentirsi come se si fosse realmente insieme è importante “per diverse ragioni”, in particolare “per chi ha bisogno di supporto emotivo”.
Il lato positivo è che, a causa dell’isolamento dovuto alla pandemia, le persone vogliono mettersi in contatto con chi è a loro caro in modo completamente genuino.
Oltre un terzo delle persone (39%) su scala globale spiega che le proprie amicizie sono oggi per loro più importanti e circa uno su due (48%) ha deciso di riprendere i contatti con amici con cui non parlava da un certo periodo.
“Il lockdown ha avuto una sorta di effetto imbuto. Ha consolidato certi legami e ne ha sciolti altri: alcune relazioni si sono quindi rafforzate in questo periodo” ha commentato il sociologo Guillaume Favre.
Perdersi di vista e riconciliarsi
Lo scorso anno il Friendship Report di Snap aveva evidenziato che le amicizie, specialmente quelle nate durante l’infanzia, hanno un forte impatto sulla felicità e il benessere. È stato dunque sorprendente vedere quest’anno che il 79% delle persone a livello globale, causa Covid 19, ha perso i contatti con un’amicizia, ma rincuorante che il 66% sia intenzionato a ricostruire quel rapporto.
Generalmente, la risposta a un contatto da parte di un amico che desidera ristabilire il rapporto sarebbe positivo: le emozioni più citate dagli italiani sono infatti contentezza (36%), entusiasmo (23%) e curiosità (21%), mentre solo una minoranza (6%) sarebbe sospettosa.
Come si può tornare in contatto? Buona parte degli italiani preferirebbe farlo in via digitale, ma solo uno su cinque saprebbe come farlo (20%), cifra nettamente inferiore alla media globale (54%). In primo luogo, gli italiani invierebbero al proprio amico una foto che li ritrae insieme (36%), seguita da una foto che si riferisca a un ricordo condiviso (35%). Anche lo humor riveste un ruolo importante: un quarto (26%) crede che l’invio di un meme o di una GIF divertente sarebbe il modo migliore per dare il via a una conversazione.
A livello globale oltre un terzo (35%) delle persone vorrebbe avere a disposizione strumenti che li aiutino a comunicare, specialmente in situazioni difficili, come il momento in cui si cerca di tornare in contatto con qualcuno.
In risposta a queste evidenze, Snap ha lanciato la Friendship Time Capsule, un foto-collage collaborativo che consente agli utenti Snapchat di creare un nuovo ricordo condiviso con un proprio amico. Lo snappable permette di farsi un selfie e mandarlo a un amico, che ne scatterà uno a sua volta. Grazie al machine learning di Snap, la feature assembla in un’unica immagine gli scatti e “invecchia” i soggetti, collocandoli in una serie di ambientazioni future. Questo strumento mira ad aiutare gli utenti Snapchat a mostrare il proprio affetto ai propri amici quando non possono stare insieme o a supportare chi cerca di tornare in contatto con un amico.
Essere un amico migliore
Sono numerose le risorse a disposizione di chi ha difficoltà relazionali in contesti quali la famiglia e il matrimonio, ma l’amicizia non ha ricevuto lo stesso trattamento. Ciò ha lasciato molti senza gli strumenti per sviluppare amicizie e destreggiarsi tra gli alti e bassi che normalmente le caratterizzano.
La docente britannica Gillian Sandstrom, che studia la psicologia sociale, parla di un “liking gap” che porta i soggetti a pensare di essere meno apprezzati dagli altri di quanto sia effettivamente. Questo preconcetto genera insicurezza quando si tratta di sostenere una conversazione. Si temono pause imbarazzanti e connessioni fallimentari al punto che rinunciare all’opportunità di iniziare un’amicizia o di approfondire un rapporto sembra la scelta più sicura. Le persone, in realtà, sono portate ad apprezzare gli altri più di quanto si pensi, quindi perché non farsi coraggio e farsi avanti?
Ascoltare, essere presenti e accettare le responsabilità sono aspetti chiave dell’amicizia anche ai tempi del Covid 19. Affinare queste competenze può richiedere del tempo, ma gli esperti concordano che, con un qualche tentativo e un po’ di pratica, sia possibile migliorare e rafforzare le proprie amicizie.
“Stringere e mantenere amicizie è cruciale per promuovere la salute e il benessere individuale. Le amicizie possono aiutare ad affrontare eventi traumatici erogando supporto emotivo, vicinanza, consigli e fiducia. L’amicizia è tuttavia un’esperienza multidimensionale: la maggior parte delle amicizie può richiedere la gestione di disaccordi che non necessariamente condurranno alla fine del rapporto amicale. Il perdono gioca un ruolo fondamentale nell’amicizia: anche se il perdono può risultare difficile, per essere un buon amico/a è necessario essere anche in grado di comprendere, perdonare e superare i conflitti” spiega Elisabetta Ruspini, professoressa associata di Sociologia presso l’Università di Milano-Bicocca.
Il Report
Per il Friendship Report, condotto in partnership con Alter Agents, sono state intervistate 30.000 persone tra i 13 e i 44 anni in Australia, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Arabia Saudita, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti.
Il campione italiano si riferisce a 2.000 persone di età compresa tra i 13 e i 40 anni.