Quali saranno gli effetti psicologici alla fine dell’emergenza sanitaria Covid-19?
Non è ancora finita la quarantena che già ci sentiamo proiettati verso una nuova realtà che inevitabilmente ci appare come il posto meno sicuro in questo momento.
Le nostre 4 mura domestiche ci hanno protetto e tenuti al sicuro per due mesi ed ora ci fa quasi paura uscire, come se fosse la cosa più difficile da fare. Per ora ci accingiamo ad entrare nella fase 2 e sono tantissime le domande che ci poniamo.
Scenari psicologici possibili da Covid-19: nuove abitudini tra le quattro mura domestiche
Qualcuno lo ammette, altri più coraggiosi scrivono sui social che in fondo questa quarantena non è poi così male, molti hanno riscoperto una nuova dignità del tempo fatta di veri e propri riti: dal pasto alla pulizia domestica e all’igiene personale sino alle videochiamate con amici e parenti.
Si lavora comodamente in pigiama e la sveglia presto sembra essere solo un brutto ricordo; ci alleniamo prendendoci cura di noi stessi mentre in cucina l’odore del pane fatto in casa come una volta ci fa sentire al sicuro. Abbiamo riscoperto così chi siamo o chi potevamo essere oltre la frenesia e lo stress delle solite giornate di corsa tra un impegno e l’altro.
Per approfondimenti https://lamenteemeravigliosa.it/effetti-psicologici-della-quarantena-covid-19/
L’INQUIETUDINE DEL DOPO
Tuttavia nell’aria si inizia ad avvertire l’inquietudine del dopo, se da una parte saremo contenti di non sentire più ogni giorno il triste bollettino dei nuovi morti e dei contagiati, di uscire finalmente ed abbracciare le persone alle quali vogliamo bene, dopo che si è cominciato a parlare di una graduale riapertura delle attività si è diffusa una certa inquietudine. Tutto sarà diverso e non sappiamo bene come sarà. Che cosa effettivamente cambierà? Il futuro sarà inevitabilmente diverso, a partire da una nuova visione del lavoro e delle relazioni. L’ansia legata al futuro è giustificata ed è assolutamente normale.
TRA PAURE E VOGLIA DI RICOMINCIARE
Avremmo paura di ritornare in mezzo agli altri, di contrarre il virus e di poter mettere in pericolo le persone a noi care. Aver vissuto la pandemia porterà con sé tanta insicurezza e disagio, ma anche la diffidenza e la paura dell’altro questo comporterà inevitabilmente almeno per il primo periodo, uno stato di allerta e di tensione costante. Ritornare alla normalità sarà un po’ come rimettersi in gioco riscoprendo ciò che ci ri-circonderà con nuovi occhi e con un pizzo di curiosità e di riscoperta del valore di ciò che avevamo con maggiore consapevolezza e accettazione.
DISTANTI MA UNITI: LA RISCOPERTA DEL SENSO DI COMUNITÀ’
Un’altra possibilità sarà quella di sentirsi più uniti nella difficoltà riscoprendo un più sentito senso di comunità, questo virus ci impedisce di avere contatti fisici, ma non deve impedirci una vicinanza psicologica e emotiva perché non siamo soli in quello che stiamo provando e vivendo e solo la condivisone ci aiuterà a non chiuderci ulteriormente.
Per ulteriori approfondimenti https://www.focus.it/comportamento/psicologia/dopo-la-covid-19-un-epidemia-di-ricadute-psicologiche