L’UE sta elaborando norme temporanee supplementari destinate ad attenuare i gravi effetti della pandemia di coronavirus sul settore ferroviario. Gli ambasciatori degli Stati membri hanno concordato un mandato relativo a una proposta tesa a dare agli Stati membri la possibilità di aiutare il settore riducendo taluni oneri per l’infrastruttura a carico delle società ferroviarie, garantendo al contempo rimborsi tempestivi ai fornitori dell’infrastruttura.
"Queste norme di emergenza mirate sono intese ad assicurare la continuità del trasporto ferroviario riducendo il rischio di fallimenti connessi alla COVID-19 in questo settore gravemente colpito dalla temporanea carenza di domanda di servizi di trasporto. Al fine di garantire l'equo trattamento degli operatori, le misure di sostegno saranno applicate in modo rigorosamente neutro, economicamente giustificato e trasparente. Un settore ferroviario sostenibile è fondamentale per conseguire gli obiettivi climatici dell'UE e garantire la connettività in tutta l'Europa, ed è una delle massime priorità della presidenza tedesca."
Mandato del Consiglio e settore ferroviario
Le norme temporanee che riducono gli oneri per l’infrastruttura ferroviaria si applicano dal 1º marzo 2020 al 31 dicembre 2020 e sono prorogabili, se del caso. Prevedono un allentamento degli obblighi in materia di canoni di accesso, canoni di prenotazione e coefficienti di maggiorazione.
Nel testo concordato il Consiglio ha specificato che, ove opportuno, gli Stati membri possono applicare la deroga relativa ai canoni di accesso sulla base dei segmenti di mercato – quali il trasporto di passeggeri o di merci – in modo trasparente, oggettivo e non discriminatorio.
Spetta a ogni Stato membro decidere se attuare o meno tali deroghe. Il Consiglio ha aggiunto l’obbligo per gli Stati membri di notificare alla Commissione tutte le misure adottate, nonché l’obbligo per la Commissione di rendere pubbliche tali informazioni.
Se necessario, le deroghe possono essere prorogate mediante atti delegati della Commissione. Conformemente al mandato del Consiglio, il periodo di riferimento può essere prorogato per un massimo di sei mesi alla volta, per un totale di 18 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento.
Il progetto di regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
I negoziati tra il Consiglio e il Parlamento europeo sono in corso con carattere di urgenza.
Prossime tappe
Il mandato concordato oggi dal Comitato dei rappresentanti permanenti consente alla presidenza di coordinarsi con il Parlamento europeo in merito al testo finale prima che il Parlamento adotti la sua posizione in prima lettura.