È iniziato il countdown per BepiColombo, prima impresa europea di esplorazione di uno dei pianeti più estremi del Sistema solare: Mercurio.
Secondo quanto annunciato dall’Agenzia spaziale europea e da Arianaspace, la missione congiunta Esa-Jaxa partirà dallo spazioporto di Kourou, in Guyana Francese, il 19 ottobre 2018, alle 03:34 ora italiana, per mezzo del lanciatore Ariane 5.
La data annunciata rappresenta la prima opzione plausibile per l’inizio della missione, ma la finestra di lancio rimane aperta fino al 29 novembre. Nel centro operativo dell’ESA a Darmstadt, in Germania, sono iniziate le simulazioni per le operazioni chiave della missione mentre continuano i test di collaudo dei pannelli solari.
A bordo di BepiColombo, il Mercury Magnetospheric Orbiter(Mmo), il modulo che sarà utilizzato per studiare la magnetosfera di Mercurio e che comunicherà con le stazioni di terra grazie alla sua sofisticata antenna e il Mercury Planetary Orbiter (Mpo), nell’immagine a sinistra, ‘cuore’ di Bepi, destinato ad analizzare la composizione di Mercurio. I due orbiter saranno trasportati dal Mercury Transfer Module (Mtm), grazie ad un sistema di propulsione solare-elettrica. Una volta separate nelle loro orbite finali, le due navi scientifiche realizzeranno misurazioni complementari di Mercurio, dal suo interno all’interazione con il vento solare.
L’arrivo della navicella intorno al primo inquilino del nostro sistema planetario è previsto dopo un viaggio lungo 7 anni. La missione Esa raccoglierà così il testimone della missione Nasa Messenger, che si è conclusa nell’aprile del 2015 dopo aver fornito oltre 270.000 foto di Mercurio. Il pianeta resta però ancora pieno di misteri: l’obiettivo di Bepi sarà svelarne alcuni, tra cui l’origine e l’evoluzione. Capendo anche qualcosa in più sulla storia del nostro Sistema solare. Importante il contributo della comunità scientifica italiana, che coordinata dall’Agenzia Spaziale Italiana, guida 4 degli undici esperimenti, due dei quali in partnership con la Nasa.