Un indagine sui prezzi del Codacons ha individuato in Aosta la città più cara e in Siena la più conveniente
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Siena al vertice della classifica del risparmio, città dove, per riempire un carrelo della spesa tipo si spende meno, ossia 49,83 euro. La provincia più cara sul fronte è invece Aosta dove, per i medesimi beni, si spendono 63,83 euro, ossia 14 euro netti in più di Siena (+28%). Il Codacons, assieme al sito www.spesafacile.com specializzato nella raccolta e monitoraggio delle offerte promozionali presso supermercati e ipermercati, ha svolto una indagine in tutte le 110 province italiane, per verificare dove risulti più conveniente fare la spesa, e dove invece le famiglie siano costrette a spendere di più. Lo studio ha preso in esame un paniere composto da 28 beni, che rappresentano la spesa settimanale tipo di una famiglia media. Nel paniere troviamo generi alimentari come latte, uova, pane, pasta, carne bovina, e beni legati alla persona come sapone, detersivo e dentifricio.
Il risultato della ricerca è clamoroso:
Siena 49,83 euro
Vibo Valentia 50,29
Potenza 50,98
Arezzo 51,41
Modena 51,46
Matera 51,81
La Spezia 51
Barletta-Andria-Trani 52,07
Caltanissetta 52,16
Palermo 52,24.
Al contrario, le ultime 10 città in classifica sono:
Lecco 59,79 euro
Varese 59,84
L’Aquila 59,95
Sondrio 60,34
Novara 60,57
Vercelli 60,96
Olbia-Tempio 61,19
Nuoro 61,49
Verbano-Cusio-Ossola 62,10
Aosta 63,83.
Da notare – spiega il Codacons – come tra le città meno convenienti vi siano ben tre province della Lombardia (Lecco, Varese e Sondrio) e tre del Piemonte (Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola). Alcuni beni registrano prezzi promozionali estremamente diversificati a seconda della città : ad esempio il riso (1 kg) lo si può trovare a 1,50 euro a Potenza e a 4,84 euro a Nuoro, con una differenza del 220%; il tonno in scatola (confezione 3 x 80 gr) passa da 1,80 euro di Siena a 4,49 euro di Aosta (+149%); 12 rotoli di carta igienica costano 6,98 euro nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola e 3,35 euro a Isernia (differenza del 108%). “Le differenze esistenti tra le varie città d’Italia sotto il profilo dei prezzi al consumo, incidono pesantemente sui bilanci delle famiglie e sul loro potere d’acquisto – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Basti pensare che, facendo la spesa nella città più conveniente, a fine anno si avrà un risparmio pari a circa 800 euro a famiglia rispetto alla città più costosa”.