Tra le numerose novità all’interno del decreto rilancio approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri guidato dal presidente Giuseppe Conte e atteso a giorni in Gazzetta Ufficiale c’è anche una misura molto importante per l’edilizia. Vediamo insieme cos’è l’ecobonus al 110 per 2020.
Cos’è e come funziona l’ecobonus 110 per cento 2020?
Introdotto dall’ex decreto maggio l’ecobonus 110 per cento consiste in una detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico (l’ecobonus 110 è anche un sismabonus).
Chi potrà usufruire del bonus?
Chi avrà diritto all’ecobonus 110? Le categorie sono le seguenti:
- i condomini
- gli Istituti delle case popolari
- le persone fisiche fuori dall’esercizio di attività di impresa nel caso di lavori eseguiti sui singoli appartamenti
La domanda che ora sorge spontanea è: quali sono i lavori coperti dall’ecobonus? Ebbene, sono compresi nel bonus le spese eseguite dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per tre grandi lavori di ristrutturazione:
- isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio per almeno un quarto della stessa superficie (il cosiddetto cappotto termico) con un limite di 60mila euro moltiplicato per le unità abitative presenti
- L’ecobonus 110 per cento vale per la sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione per un limite di 30mila euro moltiplicato per ogni singola unità abitativa
- Per le unità unifamiliari per la sostituzione della caldaia con impianti centralizzati, con un ammontare delle spese non superiore ai 30mila euro, comprese le spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.
Cosa succede nel caso di lavori come la sostituzione di infissi, delle finestre, delle tende da sole, dei condizionatori o dei serramenti? Che non si applica l’ecobonus al 100 per questi lavori, ma rimane la vecchia detrazione dell’ecobonus dal 50 al 65%. La detrazione però sale al 110 per cento nel caso in cui tali interventi “siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi” maggiori.
Tutti i lavori per avere diritto all’ecobonus 110 per cento devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. Qualora esso non fosse possibile, il raggiungimento della classe più alta, da dimostrare tramite l’APE (attestato di prestazione energetica).
Come funziona, quindi, la cessione del credito?
La cessione del credito per l’ecobonus 110 per cento consiste appunto nella cessione del credito maturato (ovvero della cifra che verrà restituita al cittadino nell’arco di cinque anni) a intermediari finanziari (banche o assicurazioni) o alla stessa impresa che ha realizzato i lavori, che lo incasserà dal fisco. Una misura che permette alle famiglie di far svolgere gratuitamente i lavori di ristrutturazione che rientrano nell’ecobonus al 110%.