Nello sconfinato panorama dei mille filoni di pensiero la parola d’ordine è mangiare come si pensa. L’obiettivo? Il benessere del corpo e della mente e lo star bene, si sa, inizia proprio dal modo di nutrirsi. Da qui, l’interesse ormai ampiamente affermato e confermato per i cibi biologici di ogni genere. E’ in questo contesto e non solo che si colloca il principio della cucina macrobiotica. Prima di essere uno stile alimentare, la macrobiotica rappresenta una filosofia orientale molto antica basata sull’armonia di yin e yang, in questo contesto, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale poiché permette all’individuo di raggiungere la tanto sospirata armonia con sé stesso e con l’universo.
Si parte, dunque, da un assunto molto interessante: il cibo, come ogni altra cosa, è energia. Non esistono quindi alimenti “giusti” ciò che cambia è la visione d’insieme, ossia, il modo in cui si analizza il cibo. Questo, infatti, viene visto non dal punto di vista strettamente nutrizionale ma da quello energetico. Ragionando sull’’energia degli alimenti diviene più facile scegliere un’alimentazione sana e armoniosa.
Una volta fatta la scelta bisogna “proteggere” il cibo, per questo, i sostenitori della cucina macrobiotica si impegnano anche nella preparazione cercando di limitare al massimo condizionamenti esterni. Per non inficiare la qualità del cibo è importante rispettare alcune regole durante la preparazione dei pasti, è importante utilizzare solo mestoli in legno, pentole in terracotta, porcellana, acciaio o bambù, tutti gli altri materiali sono off limits. Frutta e verdure non devono essere mai sbucciate e tagliate in pezzettini sottili mentre il sale, rigorosamente marino e integrale, non deve essere messo durante il processo di cottura. Inutile aggiungere che è severamente vietato consumare cibi o zuccheri già pronti, inoltre, contrariamente a quanto potremmo pensare, questa filosofia alimentare non pone il veto a carne e pesce, da consumare, tuttavia, in piccole quantità.
Per scegliere gli alimenti da consumare è necessario saper ascoltare il proprio corpo e i bisogni che ne derivano nonché rispettare rigorosamente la stagionalità degli alimenti.
Anche se questo tipo di cucina non detta leggi ferree sugli alimenti da utilizzare esistono alcuni cibi che la macrobiotica predilige rispetto agli altri:
· Primo fra tutti il riso integrale e comunque gli altri cereali integrali sotto forma di chicco. Il riso, però, primeggia nella categoria per il suo innato equilibrio energetico fra yin e yang.
· Le alghe: elemento importante, da assumere quotidianamente in piccole quantità sia perché contribuiscono a rendere i cibi più gustosi sia per le proprietà nutrizionali. Sono, infatti, ricche di sali minerali e vitamine. Le più utilizzate sono la HIZIKI, di colore nero e sapore dolciastro e la KOMBU particolarmente indicata per minestre e zuppe. Giusto per essere un po’ più creativi e salutari si potrebbe pensare di utilizzare la WAKAME come insalata e la NORI come parmigiano.
Particolare attenzione, poi, viene riservata al tipo di condimento utilizzato. Al posto del sale, infatti, si preferisce usare il gomasio, un composto di semi di sesamo tostati e polverizzati; la diretta sostituta del burro è, invece, la tahin, una crema di semi di sesamo usata sia per preparazioni dolci che salate.
Per insaporire, non di rado, viene usato il miso, un mix di pasta di fagioli, soia e cereali fermentati, ricca di proteine. Altre alternative al sale, sono, poi, il tamari a base di semi di soia gialla che riesce a dare sapore al cibo e aiutare la digestione e la sohyu ricavata dalla fermentazione di semi di soia, orzo e frumento.
Altre fonti di proteine basilari per la cucina macrobiotica sono il seitan ricco di glutine e il kuzu molto utile per addensare i cibi.
Abbiamo già sottolineato che i capisaldi di questo stile di vita sono i concetti di yin e yang ma come si distinguono i cibi?
L’energia yin è quella più fredda, legata ad inverno e autunno e caratterizza i cibi acidi e freddi parliamo gelato, alcool, zucchero, latte, yogurt, tè, formaggi freschi, tofu, verdure a foglia verde, verdure tonde, verdure a radice, farine, alghe, legumi, mais, avena, orzo e grano. L’energia yang, invece, è quella calda, estiva dai sapori intensi e pieni tipica di alimenti come sale, spezie, erbe aromatiche, uova, salumi, carne, formaggi stagionati, crostacei, pesci, molluschi, grano saraceno, miglio e riso integrale.