Definire il Carisma non è semplice. E’ possibile riconoscerlo, rimanerne affascinati ma codificarlo è un esercizio non banale. Proveremo a farlo con l’aiuto di Adriana De Pasquale executive coach.
Il lavoro di Adriana consiste nell’aiutare i suoi clienti (Manager, Amministratori, Dirigenti) ad individuare e raggiungere i propri obiettivi di sviluppo. Migliorare l’espressione della propria leadership, esprimere pianamente il potenziale, affrontare e gestire cambiamenti. Aumentare l’ efficacia della comunicazione e relazione, il tutto in vista di un miglioramento delle prestazioni e delle performance aziendali.
Adriana quali sono gli elementi del tuo lavoro a cui dai maggior risalto e a chi ti rivolgi nello specifico?
Credo che ogni persona abbia valore, potenzialità e capacità di autodeterminarsi e migliorarsi costantemente. Aiutare le persone a produrre un cambiamento positivo, sia esso personale o professionale, e renderlo visibile da senso al mio lavoro.
Spesso, in qualità di executive coach, sono ingaggiata da donne che hanno appena assunto un ruolo chiave all’interno dell’azienda. Sentono il bisogno di sviluppare (rafforzare), comportamenti che favoriscano l’espressione di una leadership efficace. Di rimuovere barriere e possibili ostacoli al pieno sviluppo del proprio potenziale.
Donne che spesso si confrontano e scontrano con il non “essere abbastanza”. Con il “non perdonarsi nessun errore”, di non avere “le risorse” per farcela”, con la paura di avere un ruolo significativo nel mondo. Ostacoli che possono incidere negativamente sul potenziale individuale di carisma.
Cos’è il Carisma, si può identificare ?
Il carisma è un costrutto caleidoscopico e spesso associato alla leadership. Ne ho continuamente conferma quando, durante i corsi sulla leadership, chiedo ai partecipanti quali caratteristiche ricercano in un leader e in cima alla lista mettono tutti il “CARISMA”.
Poi ognuno lo declina in modi diversi: “una caratteristica innata, una qualità al di fuori dell’ordinaria comprensione umana, un magnetismo scolpito nei geni”: “Il carisma è essere bravi comunicatori, avere fascino, essere sicuri di sé, essere empatici, affascinanti, visionari, persuasivi, appassionati, determinati, coraggiosi, energici, intraprendenti …”
In queste declinazioni emerge che parlando di carisma ci troviamo di fronte ad una costellazione di caratteristiche personali che fa sì che un individuo sia attraente per gli altri e abbia un impatto su di loro.
Ma vorrei spostarmi dal ruolo che gioca il carisma nella leadership e dall’immagine del grande leader, (politico, storico, religioso) e concentrarmi sul carisma personale, legato a capacità emotive e sociali ben sviluppate, che può essere posseduto da chiunque e che ha un peso importante nell’efficacia sociale e nelle relazioni interpersonali. Una dimensione che istintivamente ricerchiamo quando interagiamo con una persona, e che ha un’enorme presa su di noi, è Il calore e quando la riscontriamo nell’altro ne veniamo attratti.
E’ possibile allenarlo o è una caratteristica innata ?
La maggior parte dei moderni ricercatori non crede che il carisma sia una qualità innata e ereditaria. Olivia Fox Cabane, esperta di carisma e leadership, basandosi su tecniche sviluppate per Harvard e per il MIT, demolisce il “mito” del carisma come talento naturale e dimostra come fascino, autorevolezza e magnetismo, possano essere acquisiti e perfezionati da chiunque.
Le ricerche attribuiscono alle abilità nella comunicazione non verbale ed emotiva una fondamentale importanza nell’espressione del carisma
Quindi ti rispondo dicendo che se riusciamo ad individuare l’insieme di caratteristiche e comportamenti corporei e verbali che contribuiscono in modo significativo a far percepire il proprio carisma, possiamo imparare a metterlo in atto.
Possiamo allenarci a ridurre l’espressione di comportamenti/atteggiamenti che compromettono la manifestazione del carisma e ad attivare gli stati mentali che generano un linguaggio gestuale e dei comportamenti carismatici.
Per esempio, poiché abbiamo la libertà e il potere di Riscrivere la nostra percezione della realtà, in situazioni difficili possiamo cercare di considerare letture alternative della realtà, sostituendo i pensieri nocivi con pensieri utili, per entrare in uno stato mentale più favorevole a un buon rendimento.
Possiamo usare la gratitudine come potente antidoto alle emozioni tossiche (invidia , risentimento). La gratitudine può essere una splendida risorsa che ristabilisce la presenza e permette l’attivazione immediata di emozioni benefiche come la fiducia e il calore.
Il Carisma è una questione di genere ?
No, non credo lo sia. Possiamo dire che alcune componenti del carisma si manifestano in modo più immediato nelle donne e altre negli uomini. Le donne danno molto valore all’introspezione e all’ascolto interiore di sé e degli altri, all’accudimento, aspetti strettamente legati con il calore e la presenza, mentre hanno un rapporto più complesso con il potere.
Mi riaggancio ad Olivia Fox Cabane che citavo prima, nel suo libro “il segreto del carisma” identifica tre elementi di base del carisma : presenza, calore (ne abbiamo parlato prima) e potere.
Essere visti come potenti significa essere ritenuti capaci di influenzare, di fare azioni che generano impatto. Possiamo essere percepiti come “potenti” per status, disponibilità finanziarie, competenza, autorità, intelligenza, forza bruta.
Spesso le donne rischiano di penalizzare l’espressione del loro potenziale carismatico perché rimangono invischiate a risolvere nodi profondi che hanno a che fare con la fiducia in sé, l’autostima, o a non valorizzare in modo consapevole e strategico i propri talenti. Questo le porta ad essere percepite come insicure e incapaci di esercitare il potere di influenza sull’altro.
Esiste un ingrediente del Carisma che può aiutare o influenzare maggiormente la propria efficacia personale e professionale?
Diciamo che per fare una torta “carismatica” abbiamo bisogno di più ingredienti.
Le componenti di ciò che viene comunemente etichettato come “carisma” sono abilità sociali e comunicative altamente sviluppate. Nella costellazione di diversi tipi di abilità comunicative, quelle che brillano maggiormente sono le abilità nella comunicazione emotiva.
La capacità di esprimere emozioni (espressività emotiva) è un ingrediente comunemente associato al carisma a causa della sua visibilità. Di leggere le emozioni degli altri e i sottili segnali non verbali (sensibilità emotiva). Di controllare la propria comunicazione emotiva (controllo emotivo) .
Insomma essere costantemente in ascolto di se’ e dell’interlocutore.
Altrettanto importanti nel determinare il carisma personale sono le abilità sociali di base, inclusa la capacità di parlare verbalmente (espressività sociale), la capacità di coinvolgere gli altri nella conversazione (sensibilità sociale), la conoscenza delle norme sociali e il rispetto di esse (controllo sociale).
Avere padronanza di queste abilità sociali e comunicative di base, e saperle esprimere in modo equilibrato è ciò che costituisce il “potenziale carismatico” dell’individuo..
Qual’è l’ elemento più evidente in una persona carismatica ?
L’affabilità, intesa come l’essere piacevoli e accessibili, ed il calore, che è una delle componenti essenziali di ogni comportamento carismatico. Essere percepiti come persone “calorose” significa far sentire l’altro a proprio agio, benvenuto, accolto, importante.
La presenza: essere nel “qui e ora”, prestare attenzione a cosa sta accadendo, secondo dopo secondo, senza perdersi in altri pensieri, cosa quasi impossibile da agire ma se riuscissimo a fare in modo di esserlo di tanto in tanto sicuramente ne guadagneremo in carisma.
Le persone carismatiche hanno una potente carica emotiva che si riflette nello spazio che occupano. Questo permette loro di suscitare emozioni negli altri creando così una sorta di “contagio emotivo”. Forse è proprio questa espressività emotiva che percepiamo al primo incontro con una persona che definiamo carismatica .
Direi che la formula magica del carisma è mantenere un giusto equilibrio tra i vari elementi. Bilanciare la presenza con una piccola dose di calore e fiducia in sé per non rischiare di essere percepiti come invadenti. Mescolare il potere con un po’ di calore creando il giusto mix di autorevolezza e gentilezza per evitare che un eccesso di potere possa farvi risultare arroganti, freddi, intimidire gli altri.