Il sistema finanziario è ripartito in due diverse tipologie. Una altamente regolamentata e organizzata, come le borse ufficiali e un’altra meno regolamentata, nota come mercato O.T.C. (Over the counter)
I mercati O.T.C. sono nati tradizionalmente successivamente alle borse ufficiali. Quando queste chiudevano le contrattazioni, gli operatori si incontravano in alcuni bar vicino la borsa di New York. Da qui è nata la terminologia “over the counter”, ovvero “sopra il banco”. Anche il NASDAQ (National Association of Securities Dealers Automated Quotation) ha la sua sezione di azioni OTC.
Ogni mercato è libero e autonomo nel fissare le regole, più o meno servere, che gli invetitori devono accettare per accedere. Come anche le società che intendono quotarsi in tale mercato, devono rispettare delle regole per entrare nel listino e per restarci.
Quando si parla di mercati O.T.C. bisogna sapere che hanno regole meno severe e sono più adatti ad investitori professionali. Essendo poco controllati e regolametati, esistono profili di rischio non facili da controllare. Il rischio di negoziazione è più accentuato per il piccolo investitore rispetto alle borse ufficiali.
Il diverso profilo di rischio tra mercati regolamentati e O.T.C.
I rischi che gli investitori, in generale, sia professionali che non professionali, che operano nei mercati O.T.C. devono sopportare sono maggiori rispetto a operare sui mercati ufficiali.
Gli investitori professionisti sono in grado di prevederli, gestirli e sfruttarli a loro vantaggio.
Il piccolo investitore non ha queste capacita, e quindi è preferibile che rimanga sui mercati secondari ufficiali e non O.T.C.