Cosa mangiare a Natale? È stata la domanda più ricorrente nelle ultime due settimane. Un quesito che ha accomunato più o meno tutti: da chi è impegnato ai fornelli a chi si dedica esclusivamente alla forchetta. Chi, un po’ per il ruolo, un po’ per passione, prepara il pranzo di Natale, ha dovuto prima di tutto organizzarlo, recuperare le materie prime e, infine, chiudersi nel proprio regno. Chi, invece, lo consuma avrà gustato l’attesa dei sapori e dei profumi tipici della festività, qualcun’altro avrà fatto il proposito di non esagerare per scongiurare il pericolo pancetta. Insomma, comunque la si voglia prendere, il momento del pranzo di Natale è arrivato.
Cosa mangiare a Natale: i primi piatti
Riuniti a tavola con parenti che non si vedono da un anno, le conversazioni, molto simili ad aggiornamenti, si svolgono, tra un “neh” e l’altro, in un tripudio di Agnolotti con sugo d’arrosto. L’abilità delle donne emiliane in cucina, così tanto celebrata, a Natale non si risparmia ed ecco che in tavola appaiono i tipici cappelletti in brodo. Le lasagne, anche loro emiliane, ma ormai patrimonio di tutta Italia, non sono da meno, insieme ai cannelloni. In Campania non è Natale se non c’è la minestra maritata: un piatto che celebra le nozze tra pezzi vari di carne di maiale e verdure quali cicoria, scarola e borragine. I timballi di pasta, invece, sono tra i piatti tipici del Natale che regnano sulle tavole natalizie siciliane, pasta ‘ncasciata prima di tutte.
Cosa mangiare a Natale: sua maestà il cappone
La tavola di Natale, imbandita rigorosamente a tema, con tovagliati in fantasia, e circondata da decorazioni, albero e presepe, deve essere scenografica anche nelle portate. E allora si faccia avanti un altro dei piatti tipici natalizi: il cappone. Cucinato arrosto, circondato da verdure o da patate novelle, o ripieno alla maniera ligure o lombarda, in qualunque regioni lo si prepari l’effetto è assicurato. Nei pranzi natalizi di Roma e dintorni, invece, non può mancare l’abbacchio, cucinato anch’esso al forno con le patate.
Piatti tipici natalizi: i dolci
Se state ancora pensando a cosa si mangia a Natale, nonostante la cintola stringa, dovete assolutamente concludere il pranzo con i dolci tipici della tradizione natalizia. Alcune regioni hanno i loro pani: il Veneto ha il Pandoro, la Liguria il Pandolce, la Lombardia il Panettone, la Toscana il Panforte. Molti di questi dolci hanno varcato i confini regionali e arricchiscono assonate prime colazioni mentre in Trentino è usanza preparare i biscotti da consumare durante le feste. Scendendo giù per lo stivale il buffet dei dolci natalizi si arricchisce di struffoli, roccocò e mustaccioli, tipici della Campania, la cassata siciliana, le cartellate pugliesi e… e il resto nei prossimi giorni. In fondo abbiamo due settimane per consumare tutto quello che è stato pazientemente preparato.