Dopo aver ricevuto un’ottima accoglienza al Toronto International Film Festival 2017, Cosa dirà la gente, diretto da Iram Haq, attrice, sceneggiatrice e regista norvegese di origine pachistana, sarà presentato al Bari International Film Festival, nella sezione Panorama, e sarà al cinema dal 3 maggio con Lucky Red.
La regista porta sul grande schermo la sua esperienza con una storia commovente di amore e coraggio: l’amore familiare soffocato da rigide tradizioni e convenzioni e il coraggio di trovare la propria strada, nonostante le difficoltà e la sofferenza.
Il film racconta la storia di Nisha, un’adolescente divisa tra la cultura occidentale e le tradizioni della sua famiglia pachistana, due mondi difficili da conciliare, che il film mostra, cercando di cogliere entrambi i punti di vista.
‘La storia di Cosa dirà la gente è la più personale alla quale io abbia mai lavorato – racconta la regista. A quattordici anni sono stata rapita dai miei genitori e costretta a vivere per un anno e mezzo in Pakistan. Ho aspettato di sentirmi pronta come regista e come persona per raccontare questa vicenda in modo equilibrato, evitando di mostrare la protagonista solo come una vittima e i genitori solo come oppressori. Volevo raccontare una storia d’amore impossibile tra due genitori e la loro figlia, una storia che in tanti hanno vissuto e che ovviamente non avrà mai un lieto fine fino a quando il divario tra la cultura occidentale e quella musulmana continuerà a essere così profondo… È importante per me far sentire la voce delle donne, ho un senso di responsabilità nel dire alle donne che non dovrebbero aver paura, dovrebbero osare, farsi sentire, aiutarsi…”
Sinossi
La sedicenne Nisha vive una doppia vita. A casa, in famiglia, è la perfetta figlia pachistana, ma quando esce con gli amici è una normale adolescente norvegese.
Quando però il padre sorprende Nisha in intimità col suo ragazzo, i due mondi della ragazza entrano violentemente in collisione: i suoi stessi genitori la rapiscono per portarla a casa di alcuni parenti in Pakistan.
Lì, in un Paese in cui non è mai stata prima, Nisha è costretta ad adattarsi alla cultura di suo padre e di sua madre.