Il nuovo Dl liquidità è uno dei punti più forti all’interno del piano per risollevare l’economia e le imprese italiane. Ruolo fondamentale in questo piano lo ricoprirà la società del gruppo Cdp, Sace-Simest, guidata da Rodolfo Errore e Pierfrancesco Latini che offrirà 200 miliardi di garanzie per le imprese. Cos’è la SACE? Come nasce e quali sono le sue garanzie?
Cos’è la SACE
Sace-Simest è la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti nata con l’interno di dare sostegno alle imprese e in particolare alle pmi che puntano al mercato globale. Il gruppo SACE, quindi, ha come scopo quello di aiutare le aziende italiane nell’export e nell’internazionalizzazione guidandole nella scelta dei mercati e nella gestione dei rischi legati all’operatività. Nel 2012 Sace (nata a Roma nel 1977 come sezione speciale dell’Ina) e Simest (istituita nel 1990 con la legge n. 100 per promuovere l’espansione internazionale delle imprese) entrano nel gruppo Cdp e nel 2016 Simest viene conferita a Sace: insieme costituiscono il Polo per export e internazionalizzazione. Nel triennio 2016-2018 Sace ha mobilitato per le imprese italiane 72 miliardi di euro. È presente al momento in 198 Paesi e ha 25 uffici sparsi in tutto il mondo.
Chi c’è alla guida della SACE?
La guida di Sace-Simest è nelle mani del presidente, Rodolfo Errore, e dell’amministratore delegato, Pierfrancesco Latini. Entrambi sono stati eletti ai vertici della società nel dicembre scorso per il triennio 2019-2021 ed hanno preso il posto rispettivamente di Beniamino Quintieri e Alessandro Decio.
Quale sarà la funzione delle garanzie SACE?
A via XX Settembre viene inoltre istituito un fondo con dote iniziale di 1 miliardo per il 2020 che interverrà per finanziamenti della durata di 6 anni e che non superino l’importo maggiore tra il 25% del fatturato o il doppio dei costi del personale relativi al 2019. Per quanto riguarda la garanzia coprirà il 90% del finanziamento per imprese con meno di 5mila dipendenti e fatturato fino a 15 miliardi; per esse l’iter della procedura sarà semplificato. Nel caso invece di azienda con oltre 5mila addetti e fatturato tra 1,5 e 5 miliardi verrà coperto l’80% del finanziamento che scende al 70% per imprese con oltre 5 miliardi di fatturato.
Tra i limiti e le restrizioni per accedere al fondo di garanzia l’impossibilità di distribuire dividendi nei dodici mesi successivi all’erogazione del finanziamento e l’impegno a gestire i livelli occupazionali “attraverso accordi sindacali” e a usare le risorse erogate per attività sul territorio nazionale.