Circa 100 docenti di materie scientifiche delle scuole medie di secondo grado parteciperanno al Programma INFN per Docenti (PID), un corso di aggiornamento riconosciuto dal Miur e ispirato a un format adottato dal CERN per gli insegnanti italiani. Il corso ha una durata di 5 giorni e propone un percorso di formazione e aggiornamento nel campo della fisica di base, della tecnologia e delle sue applicazioni calando l’attività di apprendimento nella realtà dei laboratori di ricerca dell’INFN con la proposta di tre sedi.
Si parte con la prima edizione del corso PID 2019/20 organizzata in Abruzzo presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e a cui partecipano 40 docenti. La seconda edizione si svolgerà in Veneto, dal 10 al 14 febbraio 2020, presso il Laboratori Nazionali di Legnaro per concludere con l’edizione siciliana in programma dal 23 al 27 marzo ai Laboratori Nazionali del Sud di Catania. Da quest’anno la casa editrice Pearson, riconoscendone il valore formativo, sponsorizza questa iniziativa che contribuisce a fornire ai docenti nuovi strumenti e conoscenze per portare nelle aule la fisica moderna.
Il corso completa l’offerta formativa INFN dedicata ai docenti della scuola secondaria, aggiungendosi agli Incontri di Fisica, il corso di aggiornamento in Fisica Moderna per docenti delle scuole secondarie di secondo grado organizzato ogni anno dai Laboratori Nazionali di Frascati, giunto oramai alla XIX edizione, e a cui hanno partecipato 150 docenti provenienti da tutta Italia.
Programma INFN per Docenti (PID): il piano formativo
È un corso della durata di 5 giorni, rivolto ai docenti di materie scientifiche della scuola media superiore di secondo grado, a cui si accede partecipando a una selezione. È riconosciuto dal MIUR come corso di aggiornamento e coinvolge a rotazione tre laboratori nazionali dell’INFN: Gran Sasso, Legnaro e Sud. Il corso si articola su cinque giornate in cui gli insegnanti hanno la possibilità di seguire, in compagnia di altri colleghi, lezioni frontali e laboratori didattici a cura dei ricercatori dell’INFN. Possono inoltre svolgere attività sperimentale sfruttando le più moderne tecnologie e competenze nel campo della fisica degli acceleratori e dei rivelatori che trovano applicazione nel campo della fisica subnucleare, dello spazio ma anche nell’ambito di ricerche interdisciplinari.