Il 4 marzo 2013 è una data che rimarrà impressa nella memoria di tutti i napoletani poiché proprio quel giorno la Città della Scienza, da sempre centro attrattivo delle scienze e della tecnologia, fu bruciata. Per giorni, settimane e mesi si parlò dell’accaduto e si ebbe una grande ripercussione anche in Europa. Ma gli studiosi, i ricercatori e gli investitori non si sono lasciati piegare da un gesto violento e spregiudicato, bensì hanno deciso di unirsi per ottenere qualcosa d’innovativo che desse metaforicamente uno schiaffo a quelli che avevano compiuto questo scempio. Lavorando incessantemente per anni sono riusciti ad ottenere una struttura diversa da quella precedente: incentrata sullo studio del corpo umano, suddivisa in 14 isole tematiche e che si estende per oltre cinque mila metri quadri. E’ stata denominata Corporea, per rappresentare il tema su cui si incentra questo museo del tutto unico nel suo genere infatti è il primo in Italia dedicato esclusivamente al corpo umano.
L’inaugurazione, non a caso, è avvenuta il 4 marzo 2017, dopo ben quattro anni dal fatidico incendio. L’evento è incominciato con un interessante e coinvolgente dibattito a cui hanno partecipato svariati personaggi illustri tra cui Pietro Grasso e il fondatore e direttore di Città della Scienza, Vittorio Silvestrini. I relatori hanno sottolineato l’importanza della riapertura e della ricostruzione della struttura, non solo come risposta all’atto sconsiderato che era stato compiuto ma anche supporto per le nuove generazioni. Infatti il progetto è stato creato proprio per incentivare i più piccoli ad apprendere e a lasciarsi affascinare dalla scienza. Inoltre grazie ad incentivi stimolanti come quelli che offre Corporea, si vuole anche cercare di ottenere innovazioni sia mediche che tecnologiche, facendo leva sulle menti future. Una parte fondamentale del dibattito è stata la firma dell’accordo tra Città della Scienza di Napoli e quella di Parigi che hanno preso l’impegno di ideare una mostra incentrata sul fuoco. La parola è stata data poi al segretario generale, Vicenzo Lipardi, che ha descritto come è articolata la struttura.
Solo dopo la conclusione del dibattito i visitatori, che erano circa 1500 accorsi per l’imperdibile evento, hanno potuto ammirare le 14 isole. E’ stato dato particolare rilievo anche alla tecnologia, infatti c’erano tablet che permettevano di vedere lo scheletro o i muscoli o il DNA, macchine che calcolavano le pulsazioni e modelli che riportavano in proporzioni reali il cervello umano. Inoltre c’erano anche robot che riproducevano espressioni facciali e macchine che ripercorrevano in diretta gli stadi della gravidanza. In questo modo, grazie ai colori, ai suoni e alla partecipazione diretta a ogni attrazione tutti, dai più grandi ai più piccoli, sono rimasti affascinati dal complesso meccanismo che chiamiamo corpo. In questo modo si vogliono anche stimolare le persone a informarsi di più e per questo oltre che strutture riguardanti i vari apparati, ce ne sono altre che riportano la storia della medicina e che si soffermano su importanti temi come la prevenzione e la sana nutrizione.
Corporea comunque rappresenta solo un primo ed emozionante passo verso un progresso tecnologico e scientifico. A breve infatti, il 19 marzo precisamente, sarà inaugurato anche il Planetario 3D.