Sinossi
Che cos’è il concetto di normalità? Qual è il limite con la follia? Se lo chiede, tra le mille altre domande, anche il Commissario Lombardo, titolare dell’indagine di un nuovo “medical thriller” che nasconde in realtà un romanzo dai contenuti profondi. La vicenda è ambientata negli Opg, (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), istituzioni in cui marciscono detenuti che la legge ha condannato per le loro infermità mentali, ma per non tenerli in galera li lascia in quei casermoni, stanzoni, o celle, separati da cancellate che si aprono con quelle chiavi enormi, di ferro che ne sono in realtà il simbolo e la metafora al tempo stesso.
È lo stesso commissario Lombardo ad assistere inorridito alla soluzione del caso che man mano riesce a trovare. Dopo aver risolto il caso di Inchiostro Rosso, precedente romanzo di Petrarca, questa volta sono le persone “normali” a tenere dentro sé il germe di azioni che vanno oltre ogni immaginazione. Teatro della vicenda gli Opg. Cosa succede in quei casermoni? Cosa succede ai malcapitati ospiti? La scrittura di Petrarca si fa più matura, si dipana e distende, prende possesso dei propri mezzi in questo nuovo lavoro pubblicato di recente. Ed è proprio al commissario Lombardo che Petrarca consegna, in una battuta, la sintesi del libro. “No, non è la follia che deve farci paura – pensò Cosimo Lombardo. – Sono i cosiddetti normali che incutono sgomento. Sono quelli che camminano per strada insieme a noi. Sono al bar, negli uffici, nei posti che contano. Tra loro si annidano i mostri”. E sono ancora una volta gli interessi economici delle multinazionali farmaceutiche a muovere la mano dell’autore dei gravissimi misfatti raccontati in Corpi senza storia. Un thriller teso, ambientato in un mondo ancora troppo lontano da noi. Un viaggio nel limite, nel confine dell’irrazionale, dell’inconcepibile. Un buco, fatto con la punta di una biro, in quella palla trasparente dove vivono i mostri, i pazzi. Un thriller senza vie d’uscita. Tranne una. Seguire i passi del commissario Lombardo.
L’autore
Giuseppe vive e lavora a Napoli, è nel ramo assicurativo e si occupa della valutazione tecnica e della quotazione per le piccole e medie aziende, ha inoltre maturato una buona esperienza nel campo della valutazione dei Rischi nell’ambito della Prevenzione e Protezione della sicurezza aziendale. Sostenitore di numerose iniziative in campo umanitario, collabora con l’organizzazione onlus “Medici Senza Frontiere”. Ha composto e musicato alcuni brani musicali. Il suo primo libro è “Inchiostro rosso”.