È vero che bere acqua calda distrugge il virus? E che la vitamina C lo allontana? E poi, se il virus resiste sull’asfalto nove giorni, dovrò usare un solo paio di scarpe e magari lasciarlo fuori la porta di casa? Queste e tante altre sono le domande che le persone si pongono ogni giorno sul COVID-19. Da dove vengono queste geniali intuizioni? Dalle molteplici bufale che circolano in Italia sul Coronavirus. Complice la mancanza di informazioni su questo virus, sul web, infatti, impazza un numero spropositato di fake news.
Le fake news sul Coronavirus mascherate da consigli
Le fake news che girano sul web per il Coronavirus si dividono in fantomatici consigli per contrastare il contagio e presunti aggiornamenti sul virus ancora non del tutto conosciuto. Tra i consigli più strambi c’è quello di bere bevande calde perché il virus alle alte temperature muore o esporsi alla luce del sole, noto per le sue proprietà benefiche. I consigli alimentari invece prevedono l’assunzione di vitamina C come scudo contro il Coronavirus o anche consumare aglio le cui funzioni antibatteriche sarebbero molto utili. Superfluo chiarire che assumere vitamina C aumenta le difese immunitarie ma non tanto da scongiurare il pericolo del contagio e che trattandosi di un virus, e non di un batterio, l’aglio possiamo risparmiarcelo, a meno che non siamo proprio amanti del genere.
Le fake news sul Coronavirus “cattivelle”
Le notizie false sul Coronavirus più cattivelle sono quelle che contribuiscono a seminare il panico tra la popolazione. La più brutta vuole che il Coronavirus sia stato creato in laboratorio dalla Cina e che poi sia sfuggito al controllo. Un’altra catena di notizie circolate sui social parlava di disinfestazioni notture delle città eseguite con elicotteri. Venendo a scenari meno apocalittici, è circolata fino a qualche giorno fa la notizia che il virus sopravviva per ben nove giorni sull’asfalto e che sia raccomandato usare un solo paio di scarpe per uscire da tenere fuori la porta di casa. Neanche gli animali da compagnia, cani e gatti in primis, sono stati risparmiati da quanti li hanno voluti ritenere responsabili del contagio. La notizia secondo la quale sarebbero stati fatti degli screening a domicilio da parte della Croce Rossa, notizia smentita dallo stesso ente, ha permesso ad alcuni sciacalli di consumare truffe ai danni di persone anziane. Chi non ricorda quando è circolata la notizia che il calciatore Cristiano Ronaldo avrebbe messo i propri hotel a disposizione della sanità portoghese per fronteggiare l’emergenza? Tutto falso anche stavolta. Come falsa è la notizia sui medici dell’ospedale napoletano Cardarelli messisi in malattia nel pieno dell’emergenza.
Come difendersi dalle fake news
La chat di messaggistica istantanea più usata al mondo, WhatApp, ha inaugurato un nuovo servizio per contrastare il diffondersi delle fake news sul che corrono sul web sul Coronavirus: WatsApp coronavirus information hub. Collegandosi a whatsapp.com/coronavirus si accede a una guida per governi, imprese locali, operatori sanitari e organizzazioni no-profit, a numerosi consigli generali su come reperire notizie attendibili su questa emergenza e come combattere le notizie false.