L’arrivo dell’emergenza Coronavirus in Europa ha scatenato una forte reazione fatta di interventi di restrizione da parte di tutti i maggiori paesi dell’Unione Europea. Il Coronavirus tocca anche lo spazio Schengen che, da sempre, è stato pilastro della libera circolazione all’interno dell’Unione Europea. Attuati i primi stop di un mese, quale sarà il futuro di questo accordo?
Come nasce lo spazio Schengen
Lo Spazio Schengen è un’area che comprende 26 Stati europei che hanno abolito i controlli sulle persone alle loro frontiere comuni, che sono state sostituite da un’unica frontiera esterna e funzionano quindi, dal punto di vista dei viaggi internazionali, come un unico paese. Lo spazio Schengen è quindi un territorio dove è garantita la libera circolazione delle persone. La Zona Schengen nasce dall’omonimo accordo siglato nel giugno 1985 e poi dalla convenzione di Schengen del 1990 ed attualmente allo Spazio Schengen aderiscono 22 Stati su 27 dell’Unione europea e 3 stati non appartenenti all’UE quali:
- Principato di Monaco
- Città del Vaticano
- Repubblica di San Marino
Coronavirus e Spazio Schengen: il blocco e il futuro
L’emergenza Coronavirus si è propagata in Europa in pochi mesi dall’inizio dell’epidemia in Cina. Molti stati europei, Italia inclusa, per limitare quanto più possibile le occasioni di contagio. Richiesta accettata dall’Unione Europea che ha portato quindi buona parte degli stati europei ha disporre il blocco dello spazio Schengen per 30 giorni.
Frontiere chiuse, forti limitazioni, collegamenti aerei e ferroviari sospesi. Queste alcune delle conseguenze del blocco di un mese che segna una sorta di prima volta dall’inizio dell’istituzione dello spazio. Un blocco che riguarda solo le persone. Infatti, lo spazio Schengen rimane attivo per i trasporti commerciali che devono assicurare beni di prima necessità per i cittadini europei. Dopo i 30 giorni di blocco, quale sarà il futuro dello spazio Schengen? Sarà riattivato oppure sarà rivisto? Difficile dirlo adesso anche perché c’è un’emergenza da far rientrare e risolvere.