Cina, Russia e Cuba sono i tre Paesi che hanno inviato aiuti per combattere il Coronavirus in Italia nella sua lotta contro il Coronavirus. Personale medico e attrezzature sono arrivati nel nostro Paese a sostegno della Sanità che in queste settimane sta facendo i salti mortali per fronteggiare l’emergenza.
Le misure italiane per contrastare il Coronavirus
L’Italia è il primo Paese europeo a essersi trovato a fronteggiare l’epidemia del Coronavirus. Avendo alle spalle unicamente l’esperienza cinese a cui potersi riferire, il nostro Paese ha affrontato l’emergenza su tre fronti principali: effettuando un numero elevato di test per valutare la positività dei soggetti, integrando i posti in terapia intensiva saturati da una richiesta enorme e assumendo nuovo personale medico, infine limitando la circolazione delle persone per diminuire la probabilità del contagio. I contagi sono ancora nel pieno e le cure sono ancora allo stadio sperimentale, così alcuni Paesi stranieri hanno deciso di venirci in aiuto.
I Paesi che stanno aiutando l’Italia
Gli aiuti medici per il Coronavirus in Italia sono arrivati dalla Cina, dalla Russia e da Cuba. La Cina ha inviato nel nostro Paese materiale sanitario e un gruppo di medici tra rianimatori, infermieri, pediatri e altro personale che ha avuto un ruolo nella gestione dell’emergenza in casa propria. È il terzo gruppo che la Cina invia all’estero, dopo Iran e Iraq. Precedentemente diverse comunità cinesi presenti sul territorio avevano distribuito gratuitamente mascherine nel periodo in cui erano irreperibili.
La Russia, invece, ha inviato in Italia nove jet con aiuti di vario tipo: un laboratorio mobile, unità di disinfezione per spazi pubblici e veicoli e un gruppo di cento virologi di estrazione militare che hanno operato già in Africa contro la peste suina e l’Ebola. In una delle sue dichiarazioni il presidente russo Putin ha precisato che il piano di aiuti esula da qualsiasi impegno politico.
Significativi anche i soccorsi medici per il Coronavirus provenienti da Cuba che sta vivendo un nuovo momento di difficoltà a causa del rinnovato blocco imposto da Trump e la decisione di chiudere le frontiere agli stranieri per 30 giorni. L’eccellenza della sanità cubana è riconosciuta in tutto il mondo grazie all’esperienza maturata nei contesti epidemiologici più duri e per le importanti scoperte scientifiche e mediche. In occasione di questa pandemia i ricercatori cubani stanno mettendo a punto un farmaco, un interferone Alfa 2B. Un farmaco che somministrato in combinazione con un antivirale usato contro l’HIV dovrebbe costituire il trattamento più efficace contro il Covid-19. I 53 medici tra virologi e immunologi, come gli altri medici venuti dall’estero, andranno a prestare il loro aiuto in Lombardia che è la regione più in difficoltà.
Aiuti medici e aiuti economici
Mentre da un punto di vista medico la solidarietà da parte degli stati stranieri, alcuni anche lontani, è stata pronta e generosa, non si può dire altrettanto degli “aiuti economici”che dovevano arrivare in modo naturale da parte dell’Unione Europea. Le prime dichiarazioni di Christine Lagarde della BCE sullo spred hanno dato come un colpo di grazia a una situazione economica già scoraggiata dai primi dati sui contagi. In un secondo momento, fortunatamente, l’Unione Europea si è mostrata disponibile con l’impegno di erogare aiuti per il Coronavirus all’Italia. La prima importante misura è stata quella di abolire il Patto di Stabilità e altri provvedimenti sono attesi per far fronte alle conseguenze della pandemia sull’economia italiana.