Il Consiglio di sicurezza ha aggiunto 3 entità (il dipartimento per la propaganda e l’agitazione, la commissione militare centrale del Partito dei lavoratori della Corea e il dipartimento per l’organizzazione e l’orientamento) e una persona agli elenchi delle persone ed entità soggette a congelamento dei beni e a restrizioni di viaggio, recependo parte delle nuove sanzioni imposte dalla risoluzione 2375 (2017) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Tale risoluzione è stata adottata l’11 settembre 2017 in risposta alle attività di sviluppo di missili balistici e di armi nucleari in corso nella Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC), che violano e disattendono in modo oltraggioso le precedenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
La decisione porta rispettivamente a 63 e a 53 il numero totale delle persone e delle entità soggette a misure restrittive nei confronti dell’RPDC figuranti nell’elenco delle Nazioni Unite. Inoltre, 41 persone e 6 entità sono designate autonomamente dall’UE.
Il Consiglio lavorerà per recepire rapidamente le altre sanzioni previste dalla risoluzione 2375 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tale posizione rispecchia l’approccio convenuto nella riunione informale dei ministri degli esteri dell’UE tenutasi a Tallinn il 7 settembre, che sottolinea anche la necessità di lavorare affinché tutti gli Stati dell’ONU attuino l’insieme delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
L’UE attua tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adottate in risposta ai programmi dell’RPDC in materia di nucleare, di armi nucleari, di altre armi di distruzione di massa e di missili balistici. In aggiunta, l’UE ha imposto misure restrittive autonome nei confronti dell’RPDC, che integrano e rafforzano il regime di sanzioni delle Nazioni Unite.