Il Consiglio ha adottato nuove misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC). Tali misure integrano e rafforzano il regime di sanzioni imposto dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
In risposta al test nucleare effettuato dall’RPDC e al lancio con il ricorso alla tecnologia dei missili balistici effettuato il 7 febbraio, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 2270 che impone misure restrittive supplementari nei confronti dell’RPDC.
Considerato che le azioni dell’RPDC costituiscono una grave minaccia per la pace e la sicurezza internazionale nella regione e oltre, l’UE ha deciso di ampliare ulteriormente le misure restrittive riguardanti i programmi dell’RPDC in materia di nucleare, di armi di distruzione di massa e missili balistici. Tali misure restrittive supplementari comprendono:
- nel settore commerciale: divieto di importazione di prodotti petroliferi e beni di lusso dall’RPDC, divieto di fornitura, vendita o trasferimento all’RPDC di altri prodotti, materiali, attrezzature relativi a beni e tecnologie a duplice uso e divieto di sostegno finanziario pubblico per gli scambi con la RPDC;
- nel settore finanziario: divieto di trasferimenti di fondi da e verso l’RPDC, salvo per alcune finalità prestabilite e preventivamente autorizzate;
- in materia di investimenti: divieto di ogni tipo di investimenti dell’RPDC nell’UE; divieto di investimenti da parte di cittadini o entità dell’UE nei settori estrattivo, della raffinazione e chimico nonché in qualsiasi entità coinvolta nei programmi illegali dell’RPDC;
- nel settore dei trasporti: divieto di atterraggio, decollo o sorvolo del territorio dell’UE per ogni velivolo gestito da vettori dell’RPDC o proveniente dall’RPDC; divieto di ingresso nei porti dell’UE per qualsiasi nave posseduta, gestita o dotata di equipaggio dall’RPDC.
Le misure restrittive dell’UE nei confronti dell’RPDC sono state introdotte il 22 dicembre 2006. Le misure in vigore nell’UE attuano tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adottate in seguito ai test nucleari e ai lanci con il ricorso alla tecnologia dei missili balistici effettuati dalla RPDC, e includono già misure autonome supplementari. Misure come il divieto di esportazione e importazione di armi, beni e tecnologie che potrebbero contribuire a programmi nucleari o a programmi legati ad armi di distruzione di massa e a programmi in materia di missili balistici, nonché altre restrizioni nei settori finanziario, commerciale e dei trasporti erano già in vigore.
Il Consiglio ha recepito una prima serie delle misure previste dalla risoluzione 2270 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aggiungendo 16 persone e 12 entità all’elenco delle persone e entità soggette a restrizioni di viaggio e al congelamento dei beni. Il 19 maggio 2016 il Consiglio ha portato a 66 il numero totale di persone soggette a misure restrittive dell’UE nei confronti dell’RPDC e a 42 il numero di entità.