La coppia gay aggredita da una baby gang in quel di Palermo torna a far riflettere l’Italia sui più recenti casi di omofobia che si sono verificati sull’intera penisola.
Palermo, cos’è successo alla coppia gay aggredita?
Palcoscenico della triste vicenda e dell’aggressione fu Via Maqueda, strada molto importante del centro di Palermo. Una via sempre piena di persone ma nonostante tutto, nessuno è andato effettivamente a difendere le due vittime che sono state soccorse da una coppia amici con loro in vacanza.
“Stavamo camminando in via Maqueda, in mezzo a una folla di gente, quando all’improvviso un gruppo di giovanissimi ci ha raggiunti e ha iniziato a insultarci, soprattutto il mio amico Stefano, che camminava accanto al suo amico in modo affettuoso. E’ stato terribile. Ci siamo molto spaventati. Ma Palermo non è questa, ci piace. Siamo andati verso il mare, raggiungeremo un’isola e vogliamo dimenticare quanto accaduto”
Le parole di Renato, uno dei due ragazzi aggrediti a Palermo
Una delle due vittime ha subito danni e traumi al volto grazie alle schegge di una bottiglia rotta. Il giovane torinese è stato poi dimesso dall’ospedale con una prognosi di 25 giorni. E’ stato poi lo stesso ragazzo ad aver raccontato tutto alla polizia dagli insulti ai dileggi concludendo poi con le percosse. Tutto questo per un solo motivo: camminava mano nella mano con il suo compagno.
Omofobia in Italia, quali numeri?
Questo recente episodio in Sicilia rimette al centro delle discussioni delle parti politiche la questione delle discriminazioni di genere. In Italia, però, quali sono i numeri? Secondo i dati di Gay Help Line: nel periodo Covid relativo al 2020, ci sono stati forti aumenti tra ricatti e minacce subiti dalle persone della comunità LGBT. Aumento preoccupante anche per i casi di mobbing e discriminazioni sul lavoro. Inoltre, non possiamo non parlare del lato web delle discriminazioni verso la comunità LGBT+ con episodi di cyberbullismo e hate speech online.