Sarà Jorit, lo street artist di fama internazionale di cui resta ignota l’identità, il protagonista di “Copertina d’Autore”, il nuovo progetto dell XXIII edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, con la direzione organizzativa di Mario Esposito e il coordinamento di Giuseppe Leone.
Di Jorit non si conosce l’identità, si sa solo che partito da Napoli anni fa è oggi tra gli street artists più famosi ed apprezzati nel mondo e grazie alla presenza del famoso street artist “Copertina d’Autore” sarà un progetto artistico di rilievo internazionale, nell’ambito della XXIII edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, evento già riconosciuto di alta cultura e patrocinato da diverse istituzioni, compreso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
“Copertina d’Autore” intende guardare ai giovani talenti italiani attivi nel campo dell’arte visiva, in ambito internazionale e avrà come curatore e coordinatore artistico il maestro Giuseppe Leone: ogni anno un’équipe guidata da Leone e composta da giornalisti ed editori campani selezionerà un artista per realizzare la “Copertina d’Autore” del Premio.
Un progetto di produzione editoriale che farà del book dei Premi un libro d’arte itinerante, perché le mani lo sfoglieranno, la rete lo diffonderà, le fiere del turismo lo distribuiranno; non un semplice annuario dei premiati, quindi, ma un vero e proprio catalogo di profili e storie di premiati di rilevanza nazionale, con una copertina d’autore che, in qualche modo, esalterà e racconterà le emozioni dei protagonisti.
Gli elementi del racconto iconografico che l’artista internazionale selezionato dovrà elaborare, secondo uno stile sintetico, che ben si presti alla grafica di un volume d’arte, saranno quelli legati al territorio campano ed al concetto mitologico del Mediterraneo, tra cui il Vesuvio, il mare, le sirene, simboleggianti l’uomo, la vita, il talento.
Il Premio Penisola Sorrentina, attraverso l’arte visiva, rinforza così la propria presenza e la propria suggestione comunicativa all’interno dell’immaginario culturale italiano ed internazionale, anche mediante l’interazione delle filiere e dei Paesi con cui la kermesse entrerà in contatto.
In tale suggestione visiva, come non ricordare, infatti, i manifesti pubblicitari di Henri de Toulouse-Lautrec che nel tempo resero celebre l’immagine dei locali artistici e culturali di una Parigi di primo Novecento (Divan Japonais, Moulin Rouge: Bal Tous le soirs, Aristide Bruant all’Ambassadeurs, tanto per citarne alcuni)?
L’intento del maestro Leone, dunque, è quello di riportare l’arte ad una importante ed originaria forma di qualità, finalmente lontana dalla proliferazione di una serie di eventi non più volti a veicolare il messaggio profondo dell’arte, da cui oggi siamo subissati senza più distinzione tra quantità e qualità. La Copertina d’autore si proporrà come nuova forma di ricerca nell’ambito dei talenti meritevoli e di una valorizzazione del sistema cultura, in quanto volano per una profonda sperimentazione, autentica, vera e sapiente.
Esempio tangibile ne è la scelta, per la prima copertina del 2018, caduta sul noto street artist di fama internazionale, Jorit. I suoi lavori, apprezzati e richiesti nei cinque continenti, divenuti iconografia umana universale, raccontano storie piccole e grandi. Lo studio di Jorit si nutre di viaggi in Africa orientati alla conoscenza delle tribù e dei rituali primitivi dell’uomo. Tra i recenti lavori si segnala quello in cui ha dato volto contemporaneo a Boemondo ed Alberada di Buonalbergo.
Ad arricchire il fascino e la suggestione della sua opera resta il mistero sulla sua identità fisica, ancora da svelare.