Impensabile, clamoroso e storico. Sono alcuni aggettivi che possono, solo in parte, descrivere l’eliminazione alla fase a gironi del Brasile. Esattamente, i verdeoro sono fuori dalla Copa América Centenario (che già aveva messo in scena l’incredibile eliminazione dell’Uruguay). Il Brasile, perdendo contro il Perù, rimane a quota quattro punti venendo soprapassata dall’Ecuador, grazie alla vittoria contro Haiti, salita a quota 5 punti. La sconfitta arriva con un gol che fa discutere. Infatti alla mezz’ora della ripresa, Ruidiaz segna il gol vittoria. Rivedendo le immagini, però, appare chiaro un tocco di mano del calciatore peruviano che manda in rete la sua nazionale. Veementi le proteste verdeoro (soprattutto del portiere Alisson) che durano per ben tre minuti, il direttore di gara impiega questo lasso di tempo colloquiando con gli assistenti per rettificare la sua decisione ma è inamovibile: il gol, per l’arbitro uruguagio Andrés Cunha, è valido. La partita è stata per quasi tutti i novanta minuti del Brasile che ha comunque il grosso difetto di non capitalizzare le occasioni da gol. Partita che si conclude sull’uno a zero. I peruviani passano il girone da capolista, cosa davvero insperata, con sette punti. Il Brasile, invece, torna a casa e delude al massimo le aspettative di questo torneo. Nonostante la partita persa in maniera rocambolesca e con un gol assolutamente irregolare sono tante le colpe del Brasile così come sono tante le critiche mosse al CT Dunga dai convocati fino al gioco espresso in questi tre incontri non dimenticandoci dei numerosi infortuni che hanno costretto il CT a cambiare giocatori in corso d’opera. Insomma, tanti piccoli errori che sommati insieme hanno determinato un’eliminazione davvero clamorosa.
La speranza è l’ultima a morire. Un detto preso alla lettera dall’Ecuador che vedeva la sua avventura in Copa América già conclusa. Invece, grazie alla vittoria per quattro a zero con Haiti supera, in classifica, il Brasile fermato nel Massachusetts dall’Perù. La vittoria arriva grazie ai due Valencia che aprono (Enner dopo dieci minuti con un piatto di destro) e chiudono (Antonio su assist di Enner) le marcature. Nel mezzo segna prima Ayovi (che deve solo appoggiare il pallone in porta dopo l’azione in velocità di Enner Valencia) e poi Noboa che stoppa il pallone in area e lo gira in rete. Partita finita e partono i festeggiamenti per l’Ecuador che accede ai quarti di finale.
La classifica finale del gruppo B vede: Perù con sette punti e Ecuador con cinque punti qualificati ai quarti di finale. Brasile, terzo, con quattro punti (enorme la delusione per i verdeoro) ed Haiti a chiudere con zero punti.
Dopo questa seconda giornata di ultime partite abbiamo il primi due quarti di finale: Stati Uniti – Ecuador (che si affronteranno a Seattle) e Perù-Colombia che si affronteranno nel New Jersey.
Stanotte è il gruppo C a chiudersi anche se già ha dato i due nomi che passano ai quarti di finale (Messico e Venezuela) e le due nazionali eliminate (Giamaica ed Uruguay). Ad Houston in Texas, Messico e Venezuela si giocano il primato del girone dopo aver già strappato il pass per il prossimo turno a discapito di Giamaica e Uruguay. Messicani in grande forma con un Hernandez trascinatore di un gruppo davvero unito ed affiatato. I venezuelani non hanno nulla da invidiare dal punto di vista dell’affiatamento. Si affrontano due squadre che fanno della difesa il loro punto di forza ma non bisogna credere che la partita sarà con ritmi bassi e noiosi ma tutt’altro.
A Santa Clara si affrontano due nazionali già condannate all’eliminazione: Uruguay e Giamaica. I Reggae Boys hanno nonostante le due sconfitte tentato di tenere testa alle loro avversarie dimostrando una grande tenacia a dispetto del basso tasso tecnico a loro disposizione. La Celeste, invece, è la delusione (insieme al Brasile) di questo torneo. Poca voglia di vincere unita ad alcuni giocatori non in forma (Edinson Cavani su tutti) hanno segnato un’eliminazione davvero brutta e insapore. Vincere sarebbe un premio di consolazione soprattutto per Suarez che fino ad ora non a visto il campo di gioco a causa del suo infortunio. Una partita che non mette nulla in palio se non l’onore delle due nazionali.