Conversazioni in chat impossibili per circa due ore. E’ quanto accaduto nella mattinata di ieri 25 ottobre in parecchi Paesi del mondo. Il servizio di instant messaging più utilizzato al mondo ha registrato un nuovo black out. Migliaia le segnalazioni sugli altri social, che stavolta non sono stati coinvolti nel disservizio, e guasto riparato nel giro di due ore. Le cause del down non sono chiare.
Conversazioni in chat negate: due ore di black out
“Sappiamo che oggi le persone hanno avuto problemi a inviare messaggi su WhatsApp. Abbiamo risolto il problema, ci scusiamo per gli eventuali disagi“. Con queste parole il portavoce di WhatsApp ha inquadrato il black out che ieri ha portato a uno stop di circa due ore delle comunicazioni sul social network. Dalle ore 9 alle 11 circa, utenti registrati hanno avuto difficoltà, in tutto il mondo, inviare e ricevere messaggi. In alcuni casi compariva solo una spunta (che indica l’avvenuto invio da parte del mittente e non la ricezione da parte del destinatario); in altri il messaggio in partenza era affiancato dal disegno dell’orologio, tipico di quando non si ha un’adeguata copertura di rete. Gli stessi disagi sono stati registrati sia sulla versione mobile per smartphone sia su quella per PC, WhatsApp Web. Molti gli utenti che hanno segnalato il disservizio su Downdetector, il portale che raccoglie le segnalazioni sul malfunzionamento di siti e App in Italia. Sembra che qualcuno abbia anche disinstallato e reinstallato l’applicazione ma senza sortire effetto.
Una storia che si ripete
L’ultima volta che si era verificato un simile incidente è stato proprio un anno fa, il 4 ottobre 2021. In quell’occasione il blocco riguardò tutte le app del gruppo Meta e durò sei ore. Un episodio che spinse Mark Zuckerberg a scusarsi personalmente con gli utenti. Un precedente black out si era verificato nel gennaio 2020. Se nel 2021 le scuse sono apparse come un atto di cortesia, quest’anno l’associazione consumatori Codacons ha richiesto che Meta riconosca ai suoi utenti italiani un indennizzo automatico per il disagio arrecato. In tempi di smart working, gli strumenti digitali sono fondamentali.
I numeri di WhatsApp
Nata nel 2009 da un’idea di Jan Koum e Brian Acton, ex impiegati presso la società informatica Yahoo!, dal 2014 è di proprietà di Facebook e dal 2020 di Meta. Con il passaggio all’azienda di Mark Zuckerberg, il social ha conosciuto un enorme implementazione fino a diventare oggi il più importante servizio di instant messaging al mondo. Lo scorso anno, infatti, contava ben 33 milioni di account registrati solo in Italia per un utilizzo in media di 10 ore al mese. In tutto il mondo conta un miliardo e mezzo di account in 180 paesi. La società ha chiuso il 2020 con un fatturato stimato di 5 miliardi di dollari. Dal 2018 è disponibile anche WhatsApp Business, il primo servizio a pagamento dell’App dedicato alle piccole imprese.