Come acquistano gli Italiani? Come coniugano gli acquisti tra canali reali ed esperienze digitali? Cosa sta succedendo nel settore del “food allargato” in cui gli ecosistemi del retail e della somministrazione sembrano cercare nuovi modelli di integrazione e complementarità?
Domande che troveranno una risposta durante il Convegno Shopping Map 2018, che si terrà presso la Triennale di Milano.
Organizzato da Marketing & Trade – laboratorio di idee strategiche e di soluzioni operative per retailer, brand e start up – e dal Master in Design Strategico del Politecnico di Milano, gestito da POLI.design, in collaborazione con MIP, Politecnico di Milano Graduate School of Business, Shopping Map 2018 farà il punto sulle tendenze e sulle abitudini di acquisto di una società in continua evoluzione dimostrandosi, come ogni anno, un importante momento di confronto tra trend sociali, strategie aziendali, progettazione dell’esperienza.
Aprirà i lavori Cabirio Cautela, Professore Associato – Direttore del Master in Strategic Design, poi Daniela Ostidich, sociologa dei consumi e Presidente M&T, Francesco Zurlo, Preside Vicario Scuola del Design del Politecnico di Milano, Michele Cannone, Head of Global Marketing Foodservice di Lavazza, Jiao Liu, Head of Marketing Italy di Alipay, Andrea Arizzi, Direttore Commerciale di TheFork, Alberto Cartasegna, Co-fondatore di Miscusi, moderati da Rossella De Stefano, Direttore Responsabile di Bargiornale disegneranno la nuova shopping experience secondo i nuovi trend sociali di consumo, discuteranno anche della supremazia del prodotto-concetto nelle richieste dei consumatori e dei nuovi significati di consumo di prodotti tradizionali.
Da 19 anni Shopping Map disegna infatti i comportamenti di consumo degli italiani, attraverso uno studio basato su oltre 950 interviste face-to-face realizzate nei luoghi dello shopping di 8 città italiane, dal nord alle isole e in 19 punti di rilevazione. Nell’edizione 2018 i trend emergenti più rappresentativi dell’evoluzione attuale sono:
· La supremazia del prodotto-concetto nelle richieste dei consumatori. Nuove esigenze della società (i tempi e gli spazi della quotidianità, le strutture dei nuclei famigliari, le modalità di alimentazione) richiedono innovazione di prodotto in senso ampio. Non solo qualità, personalizzazione, sostenibilità, bensì capacità di interpretare in termini risolutivi i modelli del quotidiano: unione di soluzione e capacità di emozionare. Da questo punto di vista, il retail diventa il contenitore privilegiato e sinergico di un prodotto coerente con le esigenze che emergono dai consumatori.
· L’evoluzione della funzione del food retail. La sovrapposizione – ormai definitiva – tra le scelte di acquisto nei supermercati, e-commerce last minute, fuoricasa e delivery. La centralità ma anche l’inadeguatezza delle attuali proposte di convenience. I primi segnali di stabilizzazione dei consumi fuori casa.
· I nuovi significati di consumo dei prodotti “tradizionali”: ad esempio il caffè, che assume un nuovo mondo di senso tra autogratificazione e socialità, o la pasta, che guarda al futuro delle modalità di pranzo della società in evoluzione.