Si è svolta questa mattina, presso l’Istituto Tumori Fondazione Pascale di Napoli, la seconda giornata del convegno “Senologia del Mediterraneo”.
Conclusasi la fase più propriamente scientifica, con interessanti interventi tecnici di medici e ricercatori, si è aperta quella per così dire sociale.
Le malattie oncologiche della sfera femminile, oltre a dare preoccupazione per la propria salute e a volte per la propria vita, hanno anche gravi implicazioni psicologiche che rischiano di inficiare la qualità della vita quotidiana.
Psicologi e volontari si sono alternati a illustrare quanto sia importante aiutare le pazienti oncologiche ad affrontare il loro percorso di cura anche sotto questo aspetto. La parola d’ordine è ascoltare e, in un secondo momento, porre domande che indirizzino la mente delle pazienti verso visioni più positive.
Il convegno, che ha rappresentato anche un momento di formazione per gli addetti ai lavori, ha voluto concludersi affrontando un altro aspetto della ricerca e della medicina che spesso si sottovaluta: la comunicazione.
Il web e i social network hanno stravolto le regole della comunicazione che, non dimentichiamolo, è discendente diretta dell’informazione. Fare una corretta informazione significa soddisfare un diritto della comunità nel rispetto dei codici deontologici della professione giornalistica che prevedono la tutela dei soggetti più deboli, in questo caso i pazienti.