L’UE sta lavorando per impedire ai terroristi di utilizzare Internet per radicalizzare, reclutare e incitare alla violenza. Il Consiglio ha approvato oggi la sua posizione negoziale sulla proposta di regolamento sulla prevenzione della diffusione di contenuti terroristici online.
“Il contenuto del terrorismo online – Herbert Kickl, ministro degli interni dell’Austria – afferma ha svolto un ruolo chiave in quasi tutti gli attacchi terroristici che abbiamo visto in Europa: è nostro dovere proteggere i nostri cittadini nel modo più efficace possibile, con questo accordo vogliamo inviare un segnale forte alle aziende di Internet sull’urgenza di affrontando questo problema.”
Contenuti terroristici online: le nuove regole degli hosting
Le norme proposte si applicano ai fornitori di servizi di hosting che offrono servizi nell’UE, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno il loro stabilimento principale negli Stati membri. Questi fornitori dovranno rimuovere il contenuto del terrorismo o disabilitarne l’accesso entro un’ora dal ricevimento di un ordine di rimozione da parte delle autorità. Se un fornitore di servizi di hosting non rispetta gli ordini di espulsione, possono essere soggetti a una penalità fino a un massimo del 4% del proprio fatturato globale per l’anno precedente.
Secondo le nuove regole, le autorità competenti possono continuare a inviare rinvii ai fornitori di servizi di hosting, che sono valutati in via prioritaria. Nel caso dei referral, spetta al fornitore di servizi valutare se il contenuto è contrario ai propri termini e condizioni e dovrebbe essere rimosso.
Inoltre, i fornitori di servizi dovranno applicare determinati obblighi di diligenza per impedire la diffusione di contenuti terroristici sui loro servizi, che possono variare a seconda del rischio e del livello di esposizione del servizio ai contenuti terroristici. Dovranno inoltre adottare misure proattive per affrontare la ricomparsa dei contenuti che sono stati precedentemente rimossi.
La cooperazione tra le autorità incaricate dell’applicazione della legge e i fornitori di servizi sarà migliorata attraverso la creazione di punti di contatto per facilitare la gestione degli ordini di rimozione e dei rinvii.
Spetterà agli Stati membri stabilire le norme sulle sanzioni in caso di inosservanza della legislazione.
Le norme proposte assicurano inoltre il rispetto dei diritti degli utenti ordinari e delle imprese, compresa la libertà di espressione e di informazione e la libertà di condurre un’impresa. Ciò include l’obbligo per i fornitori di servizi di hosting di stabilire meccanismi efficaci che consentano agli utenti il cui contenuto è stato rimosso di presentare un reclamo.
Contenuti terroristici online: i prossimi passi
Sulla base di questo mandato, la presidenza del Consiglio avvierà negoziati con il Parlamento europeo dopo che quest’ultima avrà adottato la sua posizione.
La proposta è stata presentata dalla Commissione europea il 12 settembre 2018, a seguito di un invito dei leader dell’UE a giugno.
La proposta si basa sul lavoro del Forum Internet dell’UE, lanciato nel dicembre 2015 come quadro di cooperazione volontaria tra Stati membri e rappresentanti delle principali società di Internet per rilevare e affrontare il contenuto terroristico online. La cooperazione attraverso questo forum è migliorata, tuttavia non è stato sufficiente per affrontare il problema.