L’UE è al lavoro per impedire ai terroristi di utilizzare internet per radicalizzare, reclutare e incitare alla violenza. Il Consiglio Europeo ha adottato un regolamento relativo al contrasto della diffusione di contenuti terroristici online.
L’obiettivo della normativa è la rapida rimozione dei contenuti terroristici online e l’istituzione di uno strumento con tale finalità comune a tutti gli Stati membri. Le norme si applicheranno ai prestatori di servizi di hosting che offrono servizi nell’UE, indipendentemente dal fatto che il loro stabilimento principale sia o meno negli Stati membri.
La radicalizzazione e l’incitamento alla violenza attraverso i social network e le piattaforme video, così come la trasmissione in diretta degli attacchi, stanno diventando fattori sempre più frequenti nei recenti attentati terroristici. Con le nuove norme adottate oggi dal Consiglio, le nostre autorità di contrasto disporranno di uno strumento efficace per contrastare questa minaccia. Uniti, inviamo un segnale forte alle imprese di internet: è giunto il momento di un’azione più rapida ed efficiente.
La cooperazione volontaria con i prestatori di servizi di hosting proseguirà, ma la normativa fornirà agli Stati membri strumenti supplementari per attuare la rapida rimozione dei contenuti terroristici, ove necessario. Le autorità competenti degli Stati membri avranno facoltà di emettere ordini di rimozione nei confronti dei prestatori di servizi, imponendo loro di rimuovere i contenuti terroristici o di disabilitarne l’accesso in tutti gli Stati membri. I prestatori di servizi dovranno quindi rimuovere o disabilitare l’accesso ai contenuti entro un’ora.
I prestatori di servizi di hosting esposti a contenuti terroristici dovranno adottare misure specifiche volte a contrastare l’uso improprio dei loro servizi e a proteggere questi ultimi dalla diffusione di contenuti terroristici. La decisione in merito alla scelta delle misure spetta al prestatore di servizi di hosting.
La normativa prevede anche un ambito di applicazione preciso e una definizione dei contenuti terroristici chiara e uniforme al fine di rispettare pienamente i diritti fondamentali. È previsto, tra l’altro, il ricorso effettivo sia per gli utilizzatori i cui contenuti sono stati rimossi che per i prestatori di servizi che intendano presentare un reclamo.
L’adozione della posizione del Consiglio in prima lettura fa seguito a un accordo provvisorio sul testo, raggiunto il 10 dicembre 2020 tra la presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo. L’atto giuridico deve ora essere adottato dal Parlamento europeo in seconda lettura prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione e inizierà ad applicarsi un anno dopo.