Contaminazione è una parola che viene da lontano. Dal mondo greco e romano per essere precisi. Significa letteralmente “mischiare”. Ma se vicino a questa parola se ne aggiunge una, quella di arte, il risultato è completamente diverso dall’aspettativa.
L’importanza della contaminazione artistica
La contaminazione artistica ha reso possibile l’incrocio tra forme di arte anche tra loro molto complesse e differenti. Il risultato è stato importante in termini di profitti e di qualità. In particolare, per alcuni settori: quello del cinema e della musica, quello della letteratura e del gioco, quello delle serie televisive e dei fumetti. In questo modo ha riacquisito valore anche il concetto di vintage, che storicamente si riferisce a qualcosa di vecchio. Lo dimostra bene la recente riscoperta della pellicola di Giuseppe Tornatore: il Camorrista, discusso film degli anni ’80, tornerà sottoforma di Serie televisiva, dopo essere passato per alterne future sul grande schermo. Oggi, dopo l’esplosione del fenomeno seriale, ha tutto un senso diverso. Lo stesso si dica per quelle pellicole datate che sono state riproposte sia in definizioni migliorate sia in forma diversa. A quelle che sono in cantiere, a quelle che ci saranno. Tutto ciò è stato reso possibile dalla contaminazione.
La riscoperta del classico
Personaggi come Joker, Sherlock Holmes ed altri oggi rivivono sotto altre forme. Sono personaggi classici, per definizione, non passano mai di moda come avrebbe detto Calvino ma comunque hanno sulle loro spalle il peso dell’età e di tempi irrimediabilmente cambiati. Oggi è possibile ammirare la trasposizione di queste opere definibili classiche in forme moderne di intrattenimento, su tutte il gioco. Ovviamente c’è stato bisogno anche di un cambio culturale che, alla base, ha reso possibile tutto ciò. È avvenuto grazie alla tecnologia, ma anche grazie agli studi che hanno reso migliorate certe dinamiche. I dialoghi, lo storytelling, le grafiche hanno contribuito alla riscoperta di questi classici e di altri. Si pensi anche ai miti o alle storie legate al passato, o al mondo degli antichi egizi. Sono tutte dinamiche riproposte anche sotto forma di gioco, dalle console alle slot machine. Un fatto insperato ed inimmaginabile fino ad un decennio fa e che oggi rappresenta un dato di fatto, una realtà.
Personaggi, stili, narrativa e modi diversi che si intrecciano e si uniscono, si ispirano a vicenda e si cambiano anche nelle loro caratteristiche di base, tra una contaminazione e l’altra, riuscendo a sorgere verso una nuova vita, sotto forme diverse e secondo i tempi che cambiano. Ecco, i tempi che cambiano non sempre danno i frutti sperati ma tante volte contribuiscono a migliorare dinamiche, situazioni e, in questi casi, personaggi altrimenti condannati all’oblio. Tutto ciò ha avuto ed ha una conseguenza evidente: le nuove generazioni scoprono, in alcuni casi riscoprono certi personaggi classici o certi mondi dimenticati forse anche prima sotto altre forme, effettuando un’opera di risalita fino alle fonti originali. Come nel caso di Star Wars, tra i titoli più giocati negli ultimi cinque anni; eppure, figlio di una leggendaria saga partita nel 1977. È tutto qui il senso ed il valore della contaminazione.