L’aceto di mele è una sostanza usata sin dai tempi antichi alla quale venivano riconosciuti moltissimi meriti. Stando a quanto ci tramanda Ippocrate, gli antichi Greci lo utilizzavano come rimedio per curare la tosse. Sappiamo, inoltre, che intorno al 1200 a. C. anche in Cina si iniziò a usare l’alimento con specifiche funzioni curative.
Gli antichi Romani usavano l’aceto di mele per disinfettare l’acqua, i conquistadores spagnoli, invece, ne facevano scorta durante le esplorazioni del Nuovo Mondo per utilizzarlo come rimedio contro lo scorbuto.
Vediamo allora più da vicino come mai questo prodotto è così prezioso.
L’aceto di mele si ottiene fermentando il sidro di mele in botti di legno, una volta raggiunto il tasso di acidità richiesto, si travasa in bottiglia per poi essere fatto invecchiare ancora. Molti degli elementi nutritivi e delle proprietà benefiche di questo prodotto si ottengono dalle parti della mela che generalmente sono considerati “scarti”, per questo motivo è bene scegliere sempre una tipologia di aceto non pastorizzato che includa anche buccia e torsolo.
A livello nutrizionale stiamo parlando di un alimento molto semplice, per circa 100 grammi di aceto si contano, 22 calorie, 5mg di sodio, 73 mg di potassio, 0,9mg di carboidrati, 7mg di calcio, 5mg di magnesio, 0,2 di ferro.
Un alimento molto elementare che però contribuisce ad apportare moltissimi benefici all’organismo.
In primis si tratta di un potente antiossidante, rappresenta, dunque, un grande alleato contro l’invecchiamento e contemporaneamente, sostiene il fegato nella sua attività depurativa.
Contribuisce a favorire la digestione e a mantenere sana la flora intestinale grazie alla presenza di pectina, questa, facilita la regolarità intestinale rappresentando, inoltre, un rimedio naturale contro la dissenteria.
L’aceto di mele, inoltre, contiene una discreta quantità di vitamina C e di calcio che partecipano al rafforzamento delle difese immunitarie. Il prodotto, inoltre, aumenta la resistenza e regola i livelli di glucosio nel sangue e svolge una importante azione antinfiammatoria.
Nel dettaglio aiuta in casi di afte, alitosi e altre infezioni del cavo orale, mal di gola, infezioni al seno, febbre (in tal caso su applicazione esterna), crampi muscolari, mal di testa, micosi e dermatiti.
Chi è interessato a dimagrire, inoltre, può scoprire nell’aceto di mele un ottimo alleato. Questo, svolge un’azione sia detossificante che dimagrante, poiché stimola la diuresi, il metabolismo e contribuisce ad eliminare i grassi. Sgonfia la pancia e aiuta il miglioramento dell’aspetto della pelle rendendola più tonica e luminosa.
Uno studio giapponese ha dimostrato, analizzando un campione di persone obese, che l’aceto di mele può contribuire alla perdita di peso in quanto aumenta il senso di sazietà e abbassa il livello di glucosio e insulina nel sangue.
Come ogni cosa, anche l’aceto di mele va consumato nelle dosi giuste. Per evitare inconvenienti sarebbe sempre meglio optare per un aceto biologico, non pastorizzato e non filtrato. Altro consiglio è quello di non consumarne quantità eccessive poiché per la sua componente acida tende a rovinare lo smalto dei denti e a indebolire le pareti del cavo orale. L’abuso di aceto di mele può comportare, inoltre, alcuni effetti indesiderati come senso di nausea, dolori addominali ed eruzioni cutanee.
L’aceto di mele è un alimento che si presta ai molteplici usi, in cucina è spesso usato come condimento per ortaggi e insalate ma anche per facilitare la lievitazione delle torte o come caglio per la preparazione di tofu e ricotta fatti in casa o per cuocere più velocemente alcune verdure (cavolo, cappuccio e verza).
Date le sue composite qualità non sarebbe giusto relegare questo prodotto al solo uso culinario. Non tutti sanno che può essere utilizzato per risciacquare i capelli dopo lo shampoo per contribuire a renderli più lucidi; può essere usato, inoltre, come tonico per il viso e per sgonfiare mani e piedi. Un cucchiaio di aceto di mele, poi, aiuta in caso di singhiozzo e allevia la nausea gravidica.