Scelti come band di apertura per il concerto di Vasco Rossi al Futurshow di Bologna e lanciati nel panorama musicale estero grazie alla collaborazione con la rockstar svedese Daniel Gildenlöw (leader dei Pain of Salvation), tornano i Tristema con il singolo “Pillole di felcità”.
Il Brano
A otto anni di distanza dall’uscita del loro secondo album in studio (“Dove tutto è posibile”), e dopo l’esperienza a X-Factor di Alessandro Galdieri (con il suo progetto In The Loop) i Tristema tornano alla carica con un brano adrenalinico e coinvolgente, che ce li presenta in ottima forma, fra l’alternative dei Muse e il pop-rock tinto di elettronica dei Negramaro.
Il singolo fa da apripista al nuovo album di inediti della band, in uscita il 14 dicembre: “Pandora”. L’album, come al solito, sarà frutto del sound eterogeneo che da sempre ha caratterizzato la band, fatto di un ibrido pop-rock/alternative con aperture verso l’elettronica e il progressive.
«”Pandora” è una fotografia della realtà in cui viviamo e a cui apparteniamo, fatta di solitudine, amore, rinascita e repentine cadute. Il concept ha come musa ispiratrice la figura mitologica di Pandora, la quale descrive alla perfezione il genere umano in tutte le sue espressioni e sfumature, dai pregi ai difetti, con il risvolto del mito che guida alla speranza; con l’auspicio di non abbandonarla, in questo periodo storico più che mai».
Una chiacchierata con i Tristema tra passato, presente e futuro
Proprio in occasione dell’uscita del loro ultimo brano, abbiamo potuto scambiare qualche domanda con il gruppo tra passato, presente e futuro.
Chi sono i Tristema e come nascono?
I Tristema nascono esattamente nel 2005. Sin dal principio ci siamo concentrati sulla scrittura di musica inedita, bypassando la fase classica delle cover; siamo Candido Di Sevo (Voce/Basso), Alessandro Galdieri (Voce/Chitarra/Synth), Romolo D’Amaro (Chitarra) e Dario Bruno (Batteria).
Come potete definire la vostra musica, anzi è possibile definirla a parole?
La nostra musica è l’insieme del background musicale di ciascuno di noi. Ognuno ha influenze musicali completamente diverse, e l’insieme di queste dà vita ad un sound unico che ci contraddistingue. In tutti i nostri lavori si percepiscono delle sonorità molto rock, che forse è ciò che ci accomuna di più, ma c’è anche molta elettronica… passaggi che richiamano la musica classica, e altri che si affacciano al prog. Ma in tutto questo c’è sicuramente una forte predisposizione, e appartenenza, alla musica cantautorale italiana. Non sappiamo di preciso come definire la nostra musica. I Tristema sono tutti questi ingredienti mescolati insieme.
Come nasce il nuovo album “Pandora”?
Il concept di questo album ha come musa ispiratrice la figura mitologica di Pandora, ed è una fotografia della realtà in cui viviamo e a cui apparteniamo. Penso che tutti conoscano la leggenda del vaso di Pandora; l’umanità fu colpita da tutti i mali contenutevi all’interno. Beh considerato a quanto stiamo assistendo negli ultimi anni, non mi meraviglierei se fosse tutto vero. Per quel che riguarda l’aspetto musicale, in questo album c’è stata sicuramente una forte ricerca dei suoni ma soprattutto della melodia. Sono tutti brani molto “italiani”, sia strutturalmente che a livello di arrangiamento. Per l’aspetto grafico invece, l’artwork è stato realizzato dall’artista sicula Elisa Anfuso che ha creato delle opere (in miniatura) davvero meravigliose. Con la sua mano e la sua visione surreale, ha contribuito a rendere “Pandora” un viaggio fantastico, in cui musica e immagini viaggiano all’unisono.
Progetti futuri?
Il nostro progetto ha sempre dato priorità alla musica, e mai ai “tempi discografici”. Non a caso torniamo sulla scena musicale dopo 8 anni. Quando avremo qualcos altro da raccontare, altre emozioni da dare, sentirete parlare di un nuovo album. Per adesso siamo concentrati sull’uscita di Pandora, e sulla sua promozione. Aspettando feedback dai nostri fan, amici, e anche da voi giornalisti.
Un saluto per i lettori di Cinque Colonne Magazine
Un abbraccio e un ringraziamento speciale a tutti. Sperando che le cose tornino al più presto alla normalità, per poterci riabbracciare di nuovo sotto ad un palco… più forte di prima.