Come ogni anno, il 14 novembre si è tenuta la Giornata Mondiale del Diabete che – istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha lo scopo di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su questa malattia, nonchè di educare alla prevenzione, alla sua buona gestione, così come a quella delle patologie correlate. Sposando l’importanza della prevenzione e della corretta informazione dei pazienti italiani, MioDottore – piattaforma leader in Italia e nel mondo specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – ha coinvolto uno dei suoi esperti, il dottor Roberto Gualdiero, diabetologo ed endocrinologo della provincia di Napoli.
Conoscere il diabete: quali tipologie esistono?
Conoscere la malattia – anche tra quanti non ne sono affetti – è il metodo migliore per fare cultura in ottica di prevenzione e contestualmente comprendere le esigenze e supportare al meglio chi ci convive. È quindi fondamentale sapere che esistono principalmente due forme di diabete: tipo 1 e tipo 2. Il diabete di tipo 1, pur insorgendo ad ogni età, colpisce prevalentemente bambini e adolescenti. Caratterizzato da picchi tra l’età prescolare e quella della pubertà, in genere ha un esordio rapido, brusco e con variazioni stagionali. Il diabete di tipo 2 è, invece, la forma più frequente di diabete: insorge tendenzialmente in età adulta, il rischio di comparsa aumenta con l’età ed è più alto nel sesso femminile. Ha solitamente un esordio più lento e progressivo rispetto al diabete di tipo 1. Tra i fattori di rischio che accomunano entrambe le forme vi sono sovrappeso e obesità, una dieta sbilanciata, uno stile di vita sedentario, ipertensione, valori alti di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue e familiarità.
Conoscere il diabete: una malattia in crescita in Italia
Secondo l’esperienza dell’esperto di MioDottore negli ultimi cinque anni si è assistitito a un aumento generalizzato delle persone affette da diabete. Nello specifico, „si è registrato un incremento del 35% del numero di pazienti che scoprono di essere affetti da diabete di tipo 1 e, in particolare, questa percentuale riguarda soprattutto le donne dall’età dello sviluppo (a partire dai 12 anni). Per quanto riguarda, invece, il diabete di tipo 2 si è visto un incremento dell’80% di questa forma che ha colpito soprattutto il sesso maschile a partire dai 50 anni”.
Conoscere il diabete: sintomi e prevenzione
Normalmente i pazienti, prima di rivolgersi al diabetologo, si rivolgono al proprio medico di base che consiglia loro una visita da uno specialistica, dal quale – secondo il dottor Gualdiero – „arrivano con la malattia già conclamata”. Nonostante ciò, le diagnosi sono tempestive nell’80% dei casi: i pazienti, infatti, tendono a non sottovalutare nè i segnali nè i sintomi della malattia che possono essere identificati principalmente con carenza della vista, bruciore agli arti inferiori, cefalee e mal di testa improvvisi. „La maggior parte dei pazienti che si rivolgono a un diabetologo per la prima volta possiede delle informazioni confuse sulla patologia. Nonostante ciò, negli ultimi anni i pazienti che per la prima volta chiedono un consulto risultano più informati e preparati sulla malattia. A livello generale, le persone hanno buone conoscenze sull’alimentazione da seguire, mentre sono meno informate sulle nuove terapie che la medicina offre”.
Tra i principlai suggerimenti per prevenire l’insorgere del diabete si annoverano condurre uno stile di vita sano, praticare attività fisica moderata e seguire una dieta equilibrata. L’esperto di MioDottore sottolinea che „è particolarmente consigliata l’attività fisica aerobica, privilegiando la corsa e le passeggiate all’aria aperta a piedi o in bicicletta. Il tutto accompagnato da una dieta mediterranea equilibrata. Da moderare, invece, l’assuzione di alcoolici ed in particolare vino rosso e vino bianco”.
Oltre a ciò, al fine di avere una diagnosi tempestiva, in caso di familiarità è importante eseguire un semplice prelievo venoso; in caso, invece, di non familiarità non bisogna sottovalutare segni quali il peso, la sedentarietà e lo stress.
Conoscere il diabete: il decalogo per supportare al meglio chi soffre di diabete
Al fine di supportare al meglio il malato nella sua quotidianità e favorire una maggiore consapevolezza della malattia presso le famiglie dei pazienti, il dottore Gualdiero ha stilato un decalogo di utili spunti da tenere a mente:
1. Aver chiara la gravità della malattia;
2. Tener presente le sue complicanze;
3. Considerare l’importanza dell’auto monitoraggio che si esegue su sangue capillare nella fase iniziale 2/3 volte al giorno, in quella di terapia insulinica 4/5 volte al giorno ed infine in fase di compenso 2/3 volte alla settimana;
4. Prestare attenzione alla dieta che deve essere il più equilibrata possibile;
5. Non sottovalutare la familiarità delle generazioni precedenti e successive;
6. Avere chiaro che, tramite una diagnosi tempestiva, si possono evitare complicanze;
7. Sapere che la prevenzione è fondamentale;
8. Tenere in considerazione il ruolo chiave dei controlli trimestrali con visite ambulatoriali dal proprio diabetologo che in quella sede fa una valutazione delle complicanze, in particolare legate a cuore, occhi e addome;
9. Essere al corrente con un’adeguata informazione sulle nuove terapie che possono essere sotto forma di farmaci di ultima generazione, di compresse oppure ancora di terapia iniettiva;
10. Aggiornare in modo costante il medico di base circa l’evoluzione della malattia a seconda dei controlli con gli specialisti effettuati.
In caso di dubbi e quesiti approfonditi inerenti le modalità di prevenzione del diabete e cura della malattia, su MioDottore si possono ottenere rapidamente risposte utilizzando la sezione Chiedi al dottore presente all’interno del sito, dove rivolgere le proprie domande agli esperti della piattaforma ricevendo un riscontro professionale entro un massimo di 48 ore.