In tempi di crisi come questi, c’è attenzione ad ogni piccola spesa, anche quelle che solo poco fa davamo per scontate ed a cui non facevamo più di tanto caso. In particolare, da un’indagine di Nuovo Consumo, risulta che le spese condominiali sono quelle che, bilancio medio di una famiglia, negli ultimi cinque anni pesano in percentuale sempre di più. Addirittura, le spese condominiali sono le uniche che, travalicando i confini politici e regionali, di presunti secessionismi e di nuove costituzion, risultano essere in aumento bipartisan e condiviso: su tutto territorio nazionale si registra un aumento dei contributi versati dai condomini per portare avanti il condominio. A cosa è dovuto questo fenomeno? Le cause possono essere le più svariate. Secondo l’ANAAMIP, l’Associazione Nazionale Amministratori di Immobili Privati, in alcuni casi questo progressivo aumento è da attribuirsi ad unÂ’a amministrazione di “vecchio stampo”, portata avanti non professionalmente da un condomino volenteroso, ma non professionale, magari dal pensionato di turno abitante nello stabile che, per forza di cose, risulta essere poco attento alla gestione del palazzo, poiché spesso non presente e soprattutto non aggiornato su costi e Leggi che ad oggi risultano essere sempre più complessi ed arzigogolati. Nella maggior parte dei casi, comunque, questo aumento dei contributi da versare ai condomini è dovuto agli aumenti dei costi della gestione dello stesso, oltre che agli adeguamenti degli oneri di sicurezza e fiscali imposti dalle nuove Leggi che disciplinano l’argomento condominio. Ma quanto ci costa in media questo condominio? Da una nostra indagine, i costi nazionali (che ovviamente cambiano sia a seconda di dove è allocato l’Â’immobile, in una città o in provincia, che a dove è situata la strada che ospita lo stesso, in centro o in periferia, che alla grandezza dellÂ’’edificio, ovvero al rapporto tra l’area occupata ed il numero di appartamenti, oltre ovviamente infine al tipo di servizi erogati condominialmente, ovvero la presenza o meno di ascensore, portiere, guardiana, giardiniere, e quant’altro) su oltre tremila condomini equamente suddivisi tra nord, centro e sud, risulta che in media ogni condominio costa ai condomini da un minimo (in un grande fabbricato di periferia senza molti servizi) di € 1,67 al metro quadro, ad un massimo (in un edificio in centro città ben assistito da servizi condominiali) di € 4,52 euro al metro quadro. Questo studio ci fa pensare che la forbice della differenza tra i valori è certamente troppo aperta, poiché da consulenze con professionisti del settore risulta che, anche con semplici accorgimenti di “unione” tra i condomini, si potrebbe risparmiare parecchio, riqualificando i costi ed abbassando cifre vicine ai cinque euro al metro quadro. Cosa molto importante in questi tempi di crisi, considerando che fino a qualche lustro fa, con quellÂ’’importo ci si pagava un fitto.
25 Febbraio 2013
Condominio: ma quanto mi costi?
Scritto da Redazione CinqueColonne
In tempi di crisi come questi, c'è attenzione ad ogni piccola spesa, anche quelle che solo poco fa davamo per scontate ed a cui non facevamo più.