L’UE adotta nuove norme per l’immissione di prodotti fertilizzanti sul mercato dell’UE. Il Consiglio ha adottato oggi un regolamento che armonizza i requisiti nell’UE per i concimi prodotti da fosfati minerali e da materie prime organiche o secondarie, aprendo nuove possibilità per la loro produzione e commercializzazione su vasta scala. Il regolamento fissa dei limiti armonizzati per una serie di contaminanti presenti nei concimi minerali, come ad esempio il cadmio. “Le nuove norme garantiranno che soltanto i concimi che soddisfano rigorosi requisiti e standard in materia di qualità e sicurezza, uniformi in tutta l’UE, possano essere venduti liberamente nel suo territorio. I contaminanti presenti nei prodotti fertilizzanti fosfatici, quali il cadmio, possono potenzialmente presentare un rischio per la salute umana, animale o vegetale, per la sicurezza o per l’ambiente e per tale motivo le nuove norme ne limitano il tenore. Le nuove norme promuoveranno la produzione e l’utilizzo dei concimi fosfatici a basso tenore di cadmio e dei concimi biologici e offriranno una maggiore scelta agli agricoltori orientati a un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente.” ha dichiarato Niculae BÄ‚DÄ‚LÄ‚U, ministro rumeno dell’economia.
Secondo il regolamento, i prodotti fertilizzanti dell’UE che recano la “marcatura CE” dovranno soddisfare determinati requisiti per beneficiare della libera circolazione nel mercato interno dell’UE. Questi riguarderanno, tra l’altro, i limiti massimi obbligatori di contaminanti, l’utilizzo di categorie definite di materiali costituenti e gli obblighi di etichettatura.
I fabbricanti di concimi che non recano la marcatura CE avranno ancora la possibilità di immetterli sul mercato a livello nazionale.
Il nuovo regolamento, che sostituisce il precedente regolamento relativo ai concimi del 2003, comprende tutti i tipi di concimi (minerali, organici, ammendanti, substrati di coltivazione, ecc.).
Il regolamento deve ancora essere firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione e inizierà ad applicarsi tre anni dopo l’entrata in vigore.
La Commissione ha presentato la sua proposta nel marzo 2016 nel quadro del piano d’azione dell’UE sull’economia circolare. Uno dei suoi principali obiettivi è di incoraggiare la produzione su larga scala di concimi ottenuti da materie prime nazionali, organiche o secondarie, conformemente al modello di economia circolare, mediante la trasformazione dei rifiuti in nutrienti per le colture.