“Investiamo più soldi che tutte le altre agenzie al mondo messe insieme. E il prossimo anno a Washington contiamo di portare almeno 10.000 persone“. È parte dell’intervento di Jim Brindestine, l’amministratore della NASA intervenendo alla plenary di apertura della 69° edizione dell’International Astronautical Congress, in corso a Brema, nel nord della Germania. Gli Stati Uniti e quindi la NASA sembrano aver abbandonato i dubbi sui prossimi passi della loro politica spaziale, almeno per quanto riguarda la Luna e Marte.
Missione spaziale: dalla Luna a Marte
L’obiettivo è conquistare l’orbita lunare, farlo in modo sostenibile e riducendo costi e rischi. Ripartire dal programma Apollo, ma questa volta per restarci. Con missioni robotiche che esploreranno il nostro satellite partendo dalla stazione lunare (come abbiamo anticipato nell’ultima puntata di #Spacetalk – ndr), missioni successivamente anche umane, mentre l’infrastruttura orbitale sarà propedeutica anche all’avventura umana su Marte.
Missione spaziale: l’esplorazione robotica
Un programma condivisibile sicuramente dall’Europa, presente come relatore Jan Woerner DG ESA, e interessante sia per l’agenzia spaziale giapponese che per quella canadese. Quest’ultima ha annunciato l’approssimarsi della loro costellazione SAR, per l’osservazione della Terra, composta da tre satelliti. E in effetti l’ampio interesse è testimoniato dall’incontro organizzato dalla NASA per martedì mattina in un hotel di Brema con i capi delle altre agenzie per discutere e confrontarsi sul futuro dell’esplorazione robotica e umana dello spazio.
Brindestine ha anche affrontato il tema Stazione Spaziale Internazionale, negando l’abbandono del progetto, al contrario, orbita bassa e spazio profondo saranno programmi paralleli. Mentre sul possibile uso commerciale della ISS, pur non negandolo, ha affermato che il Congresso non si è ancora pronunciato e comunque si stanno ipotizzando anche altre opportunità per i privati.
Missione spaziale: l’antimateria
In mattinata la cerimonia formale di apertura, con il direttivo dello IAC che ha visitato l’area espositiva, compreso lo stand dell’ASI. Poi il via alle conferenze come quella che Roberto Battiston ha svolto sull’esperimento AMS (Alpha Magnetic Spectometer) destinato alla ricerca dell’antimateria e della materia oscura, e collocato all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale.
Diversi i meeting previsti allo stand ASI con le delegazioni di altre agenzie o imprese, come la NASA, le agenzie cinesi, l’agenzia russa, quella israeliana, la neonata australiana, l’agenzia canadese, l’ucraina, la polacca, la tedesca…