In Italia i criteri di accoglienza nelle comunità residenziali per minorenni cambiano da regione a regione. Oggi abbiamo presentato un documento di proposta che punta ad uniformare, a livello nazionale, gli standard di accoglienza. Mettiamo questo documento a disposizione dello Stato e delle Regioni con la speranza che le indicazioni e le linee di indirizzo presenti possano diventare prassi consolidate in futuro. Al processo di redazione del documento hanno partecipato anche bambini e adolescenti.
Dal documento
“Spesso si ripete da più parti che il nostro Paese soffre di una parcellizzazione delle competenze e dell’assenza di una rete in grado di mettere a sistema esperienze e capacità. Una verità che ritrova purtroppo conferma quotidiana, e con la quale io, nella mia attività di garante, mi trovo a misurarmi in più di un’occasione. Da qui la priorità di creare un luogo permanente di consultazione e confronto coinvolgendo innanzitutto realtà organizzative che hanno scelto di lavorare anche in coordinamento tra loro.
La legge istitutiva dell’Autorità che presiedo ha giustamente voluto evidenziare il ruolo delle associazioni e delle organizzazioni, in particolare di quelle che favoriscono la partecipazione dei bambini e dei ragazzi, prevedendo che il Garante assicuri forme idonee di collaborazione con loro.
Per rispettare lo spirito e la lettera di tale norma, sulla base delle esperienze realizzate in altri Paesi, ma anche di quanto raccomandato dal Comitato Onu sui diritti dell’infanzia, nel Regolamento dell’Autorità (DPCM 20 luglio 2012, n. 168) è stata prevista la creazione della Consulta delle Associazioni e delle Organizzazioni”.
Vincenzo Spadafora
Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza
http://www.garanteinfanzia.org/
QUI IL DOCUMENTO COMPLETO