Per l’alta qualità della raccolta differenziata del rifiuto organico e per il costante impegno nella promozione dell’uso del compost: questi i motivi per i quali il Consorzio Industriale Provinciale (CIP) di Oristano ed Enomondo in Emilia Romagna hanno ricevuto, in occasione di Comuni Ricicloni di Legambiente, il premio speciale conferito dal Consorzio Italiano Compostatori (CIC).
Il Consorzio Industriale Provinciale (CIP) di Oristano, il cui ammendante compostato ha ottenuto il marchio Compost di Qualità CIC già nel 2015, ha ricevuto il premio speciale dal CIC per essersi contraddistinto nel 2017 per la qualità della raccolta differenziata del rifiuto organico, con il 98,5% di purezza merceologica, percentuale più alta della media italiana (95%). Un esempio virtuoso che valorizza l’accordo stipulato tra CIC e Regione Autonoma della Sardegna (RAS) per promuovere a livello regionale la raccolta differenziata, il trattamento dell’organico e l’utilizzo degli ammendanti compostati. ”La Sardegna si attesta tra le regioni con i valori più alti per quanto riguarda la quantità raccolta di frazione organica, con 129,6 kg per abitante l’anno”, ricorda Alessandro Canovai, Presidente del CIC, “ben oltre la media nazionali pari a 107 kg per abitante l’anno”.
Enomondo, in Emilia Romagna, è stata premiata dal CIC per il costante impegno nella promozione dell’uso del compost, testimoniato da recenti sperimentazioni in campo agricolo che attestano l’efficacia del compost per incrementare la fertilità dei suoli. Nata dalla positiva esperienza del Gruppo Caviro, cooperativa agricola con la missione di valorizzare il settore vitivinicolo emiliano romagnolo, Enomondo è la società incaricata di gestire l’innovativo impianto di produzione compost della zona industriale di Faenza: l’ammendante compostato misto di Enomondo ha ottenuto il marchio Compost di Qualità CIC già nel lontano 2004, affermandosi come una delle prime 5 aziende a potersi fregiare del riconoscimento; nel 2015 Enomondo ha ottenuto il Marchio CIC anche per l’ammendante compostato verde.
“Nel 2016 in Italia sono state prodotte quasi 2 milioni di tonnellate di compost a partire dai rifiuti organici trattati negli impianti di compostaggio e digestione anaerobica”, ricorda Massimo Centemero, Direttore del CIC. “Questi riconoscimenti sottolineano come le aziende, insieme ai cittadini, stiano lavorando per migliorare la filiera del rifiuto organico. Il recupero della frazione organica è sempre più importante all’interno dell’economia circolare: i rifiuti umidi possono essere trasformati in prezioso fertilizzante, il compost, utilizzato in agricoltura e nel florovivaismo”.
“Diffondere l’utilizzo del compost significa promuovere uno strumento efficace contro erosione, impermeabilizzazione, perdita di biodiversità e desertificazione”, prosegue Centemero. Il compost infatti aumenta la porosità, reintegra la sostanza organica e i principali elementi nutritivi, riavvia i cicli biologici favorendo la presenza di microrganismi, veri motori della “bioeconomia circolare”.