Si confermano i segnali positivi dal mercato immobiliare italiano: le compravendite (dati Agenzia delle Entrate) a livello nazionale aumentano del 5,0%. Nelle grandi città in esame l’incremento è stato del 2,2%. In queste ultime realtà anche i prezzi, secondo i dati del Gruppo Tecnocasa, sono aumentati dello 0,9%. Il mattone, dunque, continua ad interessare gli italiani grazie ai valori ormai a livelli minimi e ai bassi tassi. Tra le grandi città le compravendite sono aumentate in modo particolare a Bari (+13,7%) e Verona (+8,2%). Sostanzialmente stabile Bologna, Roma invece segnala un leggero ribasso (-1,3%).
Compravendite immobiliari: oltre l’investimento
L’acquisto di una casa, oltre a rappresentare un investimento, è anche un passo importante nella vita delle persone. Spesso segna l’inizio di una nuova fase della vita, che sia mettere su famiglia o andare a vivere da soli, le implicazioni psicologiche sono notevoli. La scelta dell’immobile, quindi, deve rispondere a esigenze specifiche. Pur essendo un bene molto importante per le persone, gli andamenti delle compravendite immobiliari hanno subito delle fluttuazioni, causati anche dai tassi d’interesse applicati ai mutui.
Compravendite immobiliari: i trend principali
Quali sono i trend principali nelle compravendite immobiliari? Vediamoli insieme:
- La domanda è in aumento e l’offerta inizia a diminuire, soprattutto sulle tipologie di qualità per posizionamento e stato di conservazione. Il trilocale, con 40,8%, raccoglie la maggioranza delle richieste nelle grandi città. Unica eccezione Milano dove prevale il bilocale con il 44,9% delle richieste.
- L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città registra un aumento della percentuale nella fasce di spesa più basse, cioè fino a 169 mila € dove si evidenzia, tra l’altro, anche una maggiore concentrazione delle richieste. Trend simile per gli altri capoluoghi di regione e per i capoluoghi di provincia.
- L’analisi dell’offerta sulle grandi città vede prevalere i trilocali (40,8%).
- I tempi di vendita sono in diminuzione rispetto ad un anno fa ed attualmente nelle grandi città sono di 134 giorni, nei capoluoghi di provincia di 157 gg e nei comuni dell’hinterland delle grandi città di 164 gg.
L’aumento delle compravendite immobiliari è da attribuire a diversi fattori, primo tra tutti i prezzi bassi delle abitazioni. Possiamo senza ombra di dubbio parlare di minimi storici. La coincidenza con bassi tassi d’interesse nei mutui rende ancora più appetibile investire nel mattone.