I comportamenti ecosostenibili si diffondono sempre più cambiando sensibilmente l’intero sistema economico. Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy 2022, realizzato da BVA Doxa per Subito, lo scorso hanno ha segnato il trionfo di questa tendenza.
Il 2022 è l’anno che ha visto la second hand diventare uno stile di vita di cui andare fieri, una scelta da rivendicare con orgoglio, capace di superare le differenze generazionali e unire Millennials, GenZ, giovani famiglie e over 50, che hanno adottato la compravendita dell’usato come comportamento di consumo abituale e quotidiano, privilegiando il canale online, ma riscoprendo anche l’offline, uniti dalla volontà di vivere e consumare in modo smart, innovativo e intelligente, sia in termini di sostenibilità ambientale, sia di risparmio.
Second Hand tra online e offline
L’online continua a crescere come valore generato (11,9 miliardi di €, corrispondenti al 47% del totale) ma soprattutto come canale preferito dal 65% degli italiani, confermando l’apprezzamento dei consumatori per un’esperienza sempre più simile all’e-commerce, a distanza e in sicurezza, scelta da 6 italiani su 10 perché più veloce (50%), disponibile 24/7 (48%) e con una scelta più ampia (44%).
Nel 2022, dopo due anni di oggettive restrizioni, torna a crescere anche l’offline, segno della maturità e del consolidamento di questa forma di economia circolare. Poter tornare a girare per mercatini, vedere e toccare gli oggetti è finalmente di nuovo possibile.
Rispetto all’acquisto i due canali raggiungono la parità, mentre rispetto alla vendita il divario continua a crescere: se il 39% degli intervistati ha dichiarato di avere venduto offline, la percentuale sale al 73% per l’online.
Comportamenti ecosostenibili: orgogliosamente second hand
Se nel 2021 abbiamo assistito a un boom dei venditori, nel 2022 si attesta un + 5% di crescita degli acquirenti: dopo lo sdoganamento del pregiudizio sulla vendita, ora cadono i falsi miti anche sull’acquisto, che diventa una scelta cool e smart da rivendicare con orgoglio. Tanto che il 67% di chi ha acquistato second hand è partito nella ricerca proprio da qui, convinto di trovare nell’usato ciò di cui aveva bisogno. Una prima scelta consapevole, sostenibile per l’ambiente e per il portafoglio.
Inoltre, la frequenza è in continua crescita: sono sempre di più le persone che lo fanno almeno 2 volte l’anno (77% acquirenti e 73% venditori), la maggioranza lo fa addirittura ogni 2/3 mesi. Inoltre, il numero di oggetti comprati o venduti è stabile o cresce rispetto allo scorso anno per 79% acquirenti e 81% venditori, segno di un’abitudine consolidata.
Cosa comprano e vendono gli italiani
Guardando invece al numero di acquisti fatti, la situazione cambia. Le categorie dove si compra di più online sono:
- Casa&Persona – 77%
- Sport & Hobby – 53%
- Elettronica – 48%
- Veicoli – 27%
Nella top 3 dei prodotti più comprati online troviamo:
- Abbigliamento e accessori – 39%
- Arredamento e Casalinghi – 30%
- Libri e Riviste – 28%
Fotografia molto simile anche per la vendita online, dove troviamo:
- Casa&Persona – 74%
- Sports & Hobby – 39%
- Elettronica – 38%
- Veicoli – 19%
I primi tre prodotti più venduti online invece sono:
- Abbigliamento e accessori – 45%
- Arredamento e Casalinghi – 26%
- Libri e Riviste – 19%
Abbigliamento, Tutto per Bambini, Libri e riviste le categorie in cui sono stati comprati/venduti più oggetti, di media 4 l’anno.
Comportamenti ecosostenibili: valori…
Ma perché concretamente si acquista usato? Quali sono i driver che spingono all’acquisto, accanto ai valori? Anche nel 2022 troviamo in prima posizione troviamo il risparmio (51%), che rimane una sorta di prerequisito base, anche se in continua decrescita anno su anno. Al secondo posto perché si ritiene sia un modo intelligente di fare economia sostenibile (44%), seguito dal credere nel riuso degli oggetti (41%), dando quindi il giusto valore alle cose.
Al quarto posto tra le motivazioni troviamo l’abitudine (38%), voce che è quella che cresce di più negli ultimi 4 anni (dal 25% del 2019), ulteriore segno che la second hand non è più un’eccezione ma sempre di più una modalità di acquisto valida. Infine, al quinto posto, troviamo per acquistare pezzi vintage/unici (24%), comportamento forse di nicchia ma riscontrabile soprattutto per alcune categorie, tra chi cerca pezzi originali, per collezionismo o per passione, dal retrogaming al design ai complementi d’arredo d’epoca.
… e motivazioni
Perché invece si vende usato? La prima motivazione data dagli intervistati in merito alla vendita rimane sempre liberarsi da oggetti che non si usano più (76%), per fare spazio e ordine, dando nuova vita agli oggetti, seguita dal desiderio di abbattere gli sprechi (38%) e in terza posizione dal guadagno (36%).
Andando nel dettaglio delle occasioni che stimolano la vendita, al primo posto troviamo l’inutilizzo (76%), trasversale a tutti i target ma con punte più alte per baby boomers (83%) e over 65 (89%).
Seguono i cambiamenti di tipo personale legati a nuove passioni e mutate esigenze (29%), come l’inizio di un nuovo sport o per rinnovare gli ambienti in cui abita, percentuale che cresce al 39% per GenZ e al 40% per i Millennials. Al terzo posto troviamo la volontà di passare a un modello superiore dello stesso oggetto (27%), occasione ancora più rilevante per Millennials (32%) e 35-44enni (40%).
Dove si fa second hand: focus sulle regioni
Le prime tre regioni che spiccano per volume d’affari nel 2022 sono:
Lombardia (€ 4,2 mld)
Campania (€ 3,1 mld)
Lazio (€ 2,7 mld)
La Lombardia quindi non solo guadagna il primo posto salendo di una posizione rispetto allo scorso anno, ma aumenta sensibilmente il valore del volume d’affari (€ 3,3 mld nel 2021). Stesso percorso per la Campania che dal terzo passa al secondo posto della classifica con anch’essa un aumento significativo di valore generato dalla second hand (€ 2,4 mld nel 2021). Il Lazio, quindi, slitta in terza posizione registrando una flessione dopo il grande salto dello scorso anno (€ 3,1 mld nel 2021).
Le regioni dove si guadagna di più rispetto alla media nazionale grazie alla vendita dell’usato sono invece Campania (1.114€), Veneto (1.099€) e Lombardia (€ 970).