Apre il primo supermercato ‘sociale’ per le famiglie povere. L’apertura in Inghilterra del nord, in una delle aree più arretrate del Paese. I prodotti costano fino al 70% in meno rispetto ai prezzi di mercato
Ha aperto i battenti in Gran Bretagna il primo supermercato ‘sociale’ rivolto alle famiglie povere. Si trova a Goldthorpe, Inghilterra del nord, in una delle aree più arretrate del Paese, un tempo terra di minatori. Sugli scaffali ci sono prodotti alimentari provenienti dai surplus delle maggiori catene, articoli che hanno un’etichettatura sbagliata o l’imballaggio danneggiato ma sono del tutto sicuri: costano fino al 70% in meno
rispetto ai prezzi di mercato. Il ‘Community Shop’ è rivolto ai cittadini che devono contare sui sussidi pubblici per poter sopravvivere e che abitano nelle zone più povere di Goldthorpe. Viene loro rilasciata una carta che permette di andare nel supermercato dove pagano, anche se poco, quello che comprano. In futuro potrebbero essere aperti altri 20 supermercati del genere in tutto il Paese. Dietro l’iniziativa, che si ispira a esperienze simili in Europa continentale, c’è l’organizzazione Company Shop che promette di investire tutti i proventi per migliorare i servizi offerti ai propri clienti. Negli ultimi anni, a causa prima della crisi e poi dell’austerità , è aumentato il numero di britannici che si sono rivolti ad associazioni e gruppi di volontariato per avere un sostegno. La Croce rossa britannica, la British Red Cross, durante l’inverno distribuirà aiuti alimentari nel Regno Unito: non accadeva dalla Seconda guerra mondiale. In tempi di crisi come quella attuale, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Dirittiâ€, quella del “supermercato sociale†appare un’idea innovativa e assai utile che dovrebbe essere replicata sin da subito anche nel Nostro Paese.