Presso la Casa Circondariale di Rebibbia a Roma riparte la “Cometa che suona” – ovvero un ciclo di concerti organizzati dalla Cappella Musicale Costantina in partenariato con le Sezioni di A.Gi.Mus. Roma – i Luoghi del Sacro e Roma Est.
Forte del successo riscosso nella trascorsa stagione, l’iniziativa musicale verte su un tracciato ben definito che intende riproporre, coinvolgendo il pubblico nell’ascolto di pagine musicali celebri animate da solisti sempre diversi, la testimonianza in maniera genuina dell’esistenza sempre di un passaggio alternativo che si può fare insieme.
Spesso quello più difficile, duro e costellato d’imprevisti diventa quello più formativo e ricco di soddisfazioni.
Paolo De Matthaeis, musicista e critico musicale, racconta il senso dell’arte facendo irruzione nella storia e nel sociale capovolgendo i ruoli con tutto il mondo musicale, mediando i suoni e le letture, tra motivi sacri ed altri meno con lo scopo di consegnare una chiave di lettura. Un dialogo costante con i musicisti, con il pubblico, con la sensibilità individuale, piegando la musica a servizio per trovarsi al di là delle nubi, lontani dai pregiudizi e dalle paure, appresso una cometa che vola armoniosa.
Le voci di Giulia Patruno, Yuri Yoshikawa, Edoardo Venditti, la chitarra di Mauro Restivo (A.Gi.Mus. Roma Est) e i solisti del quartetto d’archi della Cappella Musicale Costantina (Marco Colasanti, Hinako Kawasaki, Asaki Kurihara, Derya Davulcu, Marco Saldarelli) saranno coinvolti in una kermesse di musiche composte da Vivaldi, Bach, Haendel, Mozart, Schubert, Chopin, Pergolesi e tanti altri alla presenza del direttore del carcere Stefano Ricca, del garante dei diritti dei detenuti Gabriella Stramaccioni e dal Responsabile del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute del Comune di Roma Matteo Cesaretti.
Quest’anno sul palco del nuovo teatro all’interno del carcere oltre alle riflessioni “spirituali” di Suor Rita del Grosso si avvicenderanno accompagnate dalla musica letture estratte dal romanzo “Lunavulcano” (ed. Lastaria) a cura dell’autrice la giornalista del Tg1 Isabella Schiavone.
Quattro concerti che prendono spunto dai tempi liturgici (Quaresima, Pasqua, Avvento, Natale) rappresentano stazioni spirituali per una ricreazione sociale multidisciplinare.