Come si vota alle europee 2024? A pochi giorni dall’appuntamento elettorale facciamo il punto della situazione.
Quando si vota
Il Consiglio dell’Unione europea ha stabilito che le elezioni si dovranno svolgere nei 27 Paesi membri tra il 6 e il 9 giugno. Ogni Paese può stabilire, all’interno di questo range, due giorni da dedicare alle votazioni secondo le proprie abitudini.
In Italia si voterà sabato 8 giugno dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23.
Sono ammessi al voto tutti i cittadini europei che abbiano compiuto 18 anni entro il giorno delle elezioni. I cittadini che risiedono nel proprio Paese votano presso i seggi elettorali indicati sulle loro schede elettorali.
I cittadini che invece risiedono in un Paese comunitario diverso dal proprio voteranno nel Paese di residenza. Per quanto riguarda l’Italia, i cittadini italiani residenti in altri Paesi comunitari devono risultare iscritti d’ufficio nell’Aire del Comune di origine o di residenza. I cittadini comunitari residenti in Italia devono essere presenti nelle liste elettorali aggiunte. Il loro nome deve essere stato registrato nelle liste entro 90 giorni prima delle elezioni.
Per tutti è necessario esibire agli addetti del seggio elettorale un documento di riconoscimento in corso di validità e la tessera elettorale.
Le categorie particolari
Una procedura di votazione alternativa è prevista per le categorie di elettori cosiddette particolari. Vediamo quali sono:
- Elettori infermi confinati in casa. Questi elettori possono votare da casa facendo richiesta al Sindaco e allegando alla richiesta la certificazione sanitaria rilasciata dall’Asl.
- Elettori ricoverati in ospedale. Possono votare presso la struttura ospedaliera in cui sono ricoverati dopo aver fatto richiesta al Sindaco e ottenuto l’autorizzazione.
- Elettori residenti nelle case di riposo. Possono votare nella struttura che li ospita se autorizzati dal Sindaco dopo avergli presentato la richiesta.
- Elettori detenuti negli istituti penitenziari: possono fare richiesta al Sindaco e, una volta autorizzati, possono votare presso l’istituto di pena.
- Gli elettori fisicamente impediti possono avvalersi dell’assistenza di un familiare elettore o da un accompagnatore presentando relativa documentazione sanitaria rilasciata dall’Asl.
- Gli elettori ciechi hanno diritto al voto assistito. Basta esibire il libretto nominativo rilasciato dall’Inps.
- Gli agenti delle forze dell’ordine possono votare presso il Comune di residenza o nel Comune nel quale si trovano in servizio.
- Gli studenti fuori sede possono votare nel Comune di residenza o in quello in cui studiano. Nel secondo caso devono aver fatto richiesta entro il 5 maggio.
Come si vota alle europee
Ogni Paese membro dell’Unione può decidere se considerare il proprio territorio circoscrizione elettorale unica o suddividerlo in più circoscrizioni. L’Italia è stata suddivisa in 5 circoscrizioni sovra-regionali:
- Italia Nord-occidentale (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e Lombardia)
- Italia Nord-orientale (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna)
- Italia centrale (Lazio, Umbria, Marche e Toscana)
- Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria)
- Isole (Sardegna e Sicilia)
Il sistema elettorale per le europee previsto è il proporzionale. I seggi sono assegnati, cioè, in proporzione ai voti ricevuti. Lo scorso anno, infatti, il Parlamento europeo ha votato a favore di un aumento del numero degli eurodeputati. Da 705 sono passati a 720 per rispecchiare le variazioni demografiche degli Stati membri.
Una volta entrato in cabina elettorale, l’elettore si troverà una scheda con i simboli delle diverse liste candidate affiancate ognuna da tre righe.
Per esprimere la propria preferenza, infatti, l’elettore potrà:
- segnare una semplice X sulla lista scelta
- segnare con la X la lista scelte e in più esprimere fino a tre preferenze di candidati all’interno della stessa lista
- nel caso in cui si esprima più di una preferenza, i candidati scelti devono essere di genere diverso
I candidati possono essere scelti indicando:
- solo il cognome
- con nome e cognome. Questo diventa obbligatorio nel caso in cui due o più candidati abbiano lo stesso cognome
- nome, cognome, luogo e data di nascita in caso di omonimie, quindi se i candidati hanno lo stesso nome e cognome.
E’ bene ricordare che se si appone la X su più liste il voto è considerato nullo.
Quella che ci apprestiamo a eleggere è la X legislatura e la prima dall’uscita della Gran Bretagna.
In copertina foto di Greg Montani da Pixabay